Il 4 Giugno 2008 presso il Teatro Vittoria di Roma, si svolgeva la presentazione della stagione 2008/2009, tenuta dal direttore artistico Attilio Corsini insieme ad alcuni elementi della compagnia Attori&Tecnici.
A distanza di quattro mesi ed in seguito alla scomparsa del Direttore avvenuta la scorsa estate (https://www.teatro.org/rubriche/news/e_morto_attilio_corsini_fece_conoscere_agli_italiani_rumori_fuori_scena_14121#leggiCommenti) una nuova conferenza si è tenuta stamattina, per presentare le variazioni decise nella programmazione e nei “ruoli” all’interno dello staff. Viviana Toniolo assume la direzione artistica del Vittoria e Stefano Messina curerà la regia de “L’arte della commedia”, unico lavoro tra quelli che avrebbe curato Corsini, che rimane in cartellone. Sono stati annullati, così, “Le Invasioni Barbariche” di Denys Arcand, “L’Ispettore” di Nikolaj Gogol ed il primo di questi, che doveva segnare l’apertura della nuova stagione, sarà sostituito dalla farsa di grande successo, in particolar modo proprio nell’adattamento realizzato da questa compagnia, “Rumori fuori scena”. Presente alla conferenza, proprio per questa particolare occasione, l’autore della commedia, Michael Frayn, il quale, ci dice, aveva instaurato negli anni un buon rapporto d’amicizia con Attilio Corsini. Gli Attori&Tecnici presenteranno anche “Viva la Dinamite”, lavoro divertentissimo di Indro Montanelli, scritto negli anni ’60 ma ancora attualissimo. Restano gli altri eventi programmati, come quello del teatro di sabato, in seconda serata, con “Sessi in de cisy” di Lauro Versari e con l’aggiunta di “Nuts”, progetto volto all’apprendimento della lingua inglese per i ragazzi, strutturato in modo divertente.
Si ritorna anche in questa sede, a porre l’accento sulle difficoltà economiche che ha affrontato la compagnia per preparare questa stagione. Lo stesso Corsini aveva a lungo parlato nell’ultima conferenza, delle problematiche dello spazio che dirigeva e della decisione che aveva preso e comunicato, lo scorso anno, di dare le sue dimissioni che però era stata più volte “ignorata”. Già nel Gennaio 2007 – raccontava Corsini – aveva scritto una lettera al Sindaco di Roma, al Presidente della Regione Lazio, al Presidente della Provincia di Roma ed al Ministro per i Beni Culturali, ma non avendo ottenuto alcun risultato, a Gennaio del 2008 fece pubblicare la notizia nelle pagine della Cronaca di Roma de Il Messaggero, per destare l’attenzione del pubblico sulle motivazioni della sua decisione. “Impossibilitato a reperire le risorse finanziarie per evitare la chiusura del Teatro Vittoria” – scriveva nella sua lettera – “ho deciso di dimettermi dalla direzione artistica del medesimo”.
Sebbene non si stia parlando di uno spazio pubblico, la Cooperativa Attori e Tecnici riceve da 31 anni i contributi dello Stato ed il Ministero dello Spettacolo ha riconosciuto il Vittoria come Teatro Stabile di Interesse Pubblico, ovvero un’azienda senza fini di lucro al servizio di un territorio. I Teatri Stabili di Interesse Pubblico riconosciuti dallo Stato sono due per ogni Regione e tutti – come ci illustrava il Direttore – hanno avuto dagli Enti locali il riconoscimento della pubblica funzione attraverso delle convenzioni, tranne che nel Lazio. Al Vittoria, inoltre, venne riconosciuto il merito di aver bonificato un territorio e aver dato vita al quartiere Testaccio di Roma. Al termine di queste premesse, Attilio Corsini poneva un quesito: nel caso in cui anche i teatri definiti “privati” che svolgono un’attività meritoria nell’interesse dei cittadini, non vengano considerati parte di un sistema complessivo, come potranno reggere la concorrenza della grande macchina dello spettacolo “pubblico”, dove nessun operatore rischia i propri soldi o il proprio posto di lavoro? Ma il quesito, a quanto ci riportava il Direttore del Vittoria, è rimasto ignorato e a seguito di numerose considerazioni Corsini decise così di portare ancora avanti il suo impegno presso quello che definì ironicamente (in riferimento a questo episodio) “Teatro Stabile di Disinteresse Pubblico”.
Non mancano i riferimenti a questa vicenda, al tema del teatro nel teatro o dell’amore per il teatro stesso, nella scelta di alcuni spettacoli in cartellone: tra gli altri, “Muratori” di Edoardo Erba, “L’Arte della Commedia” di Eduardo De Filippo e ancora “Casamatta Vendesi” di Angelo Orlando.
Roma, Teatro Vittoria, 1 Ottobre 2008
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