La pièce scritta da Alan Bennett (autore anche di "The History Boys") nel 2009 è una "commedia nella commedia" che con elegante ironia, parla di teatro, poesia e musica, di etica e omosessualità, di attrazione e desiderio, di gioventù e della paura di invecchiare.
Il vizio dell’arte è un esilarante “gioco” metateatrale che racconta, fra realtà e invenzione scenica, il rapporto fra il poeta Wystan Hugh Auden e il compositore Benjamin Britten, nella Oxford degli anni ’70.
Siamo alle prove della nuova produzione del National Theatre di Londra, ispirata a La tempesta di William Shakespeare e intitolata Il giorno di Calibano. Il centro della pièce è l’immaginario incontro fra Auden e Britten, che dopo una collaborazione risalente a venticinque anni prima, non si sono più rivisti. L’occasione arriva quando il musicista - ormai sul viale del tramonto - è incerto sul portare a termine la sua ultima opera, ispirata a Morte a Venezia di Thomas Mann, e Auden si convince erroneamenteche il vecchio amico chieda il suo aiuto per la stesura del libretto.
Così la commedia in prova si alterna e si mescola alla commedia in scena, in un vorticoso gioco teatrale: le vicende dei personaggi, vengono “attraversate” dalla vita degli attori che li interpretano. Le prove vengono complicate dall’ingombrante presenza del drammaturgo, dall’assenza del regista, sostituito dalla direttrice di scena, e dal confronto serrato fra i due protagonisti che si sdoppiano nei ruoli di attori e in quelli dei loro celebri personaggi.
Intorno a loro si muovono e si agitano gli altri attori con le loro paure, i dubbi sulla propria arte, le incertezze, i vizi e le invidie che caratterizzano ogni compagnia teatrale che si rispetti, descritte con la sagacia e la cattiveria di chi le ha vissute dall’interno.
La regia dello spettacolo, prodotto dal Teatro dell’Elfo, è di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. Protagonisti lo stesso Bruni insieme con Elio De Capitani, Ida Marinelli, Umberto Petranca, Alessandro Bruni Ocana, Vincenzo Zampa, Michele Radice e Matteo de Mojana.
Lo spettacolo è in scena al Teatro Duse di Genova dal 17 al 21 febbraio. La recita del giovedì inizia alle ore 19.30.
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