Programmazione intensa e impegnativa, questa settimana, a Bologna: dal teatro sperimentale con il successo internazionale "La Merda" di C.Ceresoli, con S.Gallerano al Duse, alla musica con "ReTour - Avion Travel in concerto" al Teatro L.Betti; dalla danza con "Les Ballets Trockadero de Monte Carlo" al Duse, al teatro civile con "Rumore di acque" del Teatro delle Albe all'ITC.
Il 16 febbraio al Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno andrà in scena Jessica and Me, creazione, direzione, coreografia e interpretazione di Cristiana Morganti, una produzione il Funaro (Pistoia) in coproduzione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia. In questo suo nuovo spettacolo, la storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, giunta a un momento importante del suo percorso, si ferma a riflettere su se stessa: sul rapporto con il proprio corpo e con la danza, sul significato dello stare in scena, sul senso dell’altro da sé che implica il fare teatro. Lo spettacolo è una sorta di autoritratto idealmente a due voci di efficace e spiazzante ironia: un puzzle di gesti, ombre, muscoli, tenacia, spavalderia, timidezza, ricordi e progetti.
Sempre il 16 febbraio il Teatro Duse ospiterà una delle compagnie di danza classica, neoclassica e moderna più eccentriche e virtuosistiche dell'ultimo quarantennio, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, composto da soli ballerini uomini professionisti che ripropongono coreografie della tradizione ballettistica en travesti , con dissacrante ironia e acuta intelligenza. Un atteso ritorno quello dei Trocks, come vengono affettuosamente chiamati dal loro pubblico: un fenomeno unico, un modo singolare e originale per rendere omaggio al balletto classico e moderno grazie a un’interpretazione curata e precisa delle coreografie, unita a una eccellente preparazione tecnica. L’aspetto comico nei loro spettacoli viene raggiunto esagerando le manie e gli incidenti, esasperando le caratteristiche tipiche della danza tradizionale, dando vita ad étoile spocchiose, egocentriche, meticolose, fanatiche, dalle improbabili biografie ma protagoniste di coreografie impeccabili ed irresistibili.
Mercoledì 17 febbraio 2016 torna al Teatro Duse, dopo il clamoroso successo di pubblico del 2015, La Merda. L’opera che ha scioccato e meravigliato il mondo al Festival di Edimburgo 2012 vincendo, tra gli altri, il Fringe First Award for Writing Excellence per la scrittura a Cristian Ceresoli, il The Stage Award for Acting Excellence per l’interpretazione a Silvia Gallerano e l’Arches Brick Award for Emerging Art ritorna a gran richiesta per una data straordinaria a Bologna. Il “brutale, disturbante e umano” testo sulla condizione umana già tradotto in numerose lingue di Cristian Ceresoli e l’interpretazione “sublime” di Silvia Gallerano si manifesta come uno stream of consciousness dove si scatena la bulimica e rivoltante confidenza pubblica di una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio, di aprirsi un varco nella società.
Dal 17 febbraio al 21 febbraio invece al Teatro delle Moline va in scena in prima assoluta Racconti dall’Esodo - Esodanti, esodati e l’ultimo fuoco all’alba dei tempi, regia Riccardo Paccosi e drammaturgia Salvo Quinto, produzione Amorevole Compagnia Pneumatica.
La storia è ambientata in un accampamento di rifugiati in cui sono presenti quegli “esodanti” di cui i media parlano spesso: ovvero coloro che, a volte da pochi mesi, hanno attraversato deserto e mare per raggiungere l’Italia. Mescolati a loro vi sono gli “esodati”: italiani di cui si parla meno, il cui esodo è tutto interno al proprio paese perché estromessi dal lavoro, dalla famiglia, dal possesso di un’abitazione.
Il 18 Febbraio sale sul palco del Teatro Duse Alessandro Fullin con La Divina, di cui cura anche la regia.
Nel 2009 Papa Ratzinger annuncia al mondo che il Purgatorio, come luogo fisico, non esiste più.
Dante Alighieri, saputa la notizia, si precipita per la seconda volta nell’Oltretomba per dipanare la spinosa questione e riscrivere la Divina Commedia. Dubbi e tormenti attendono il Poeta, che inoltre scopre che l’amore per Beatrice, dopo sette secoli, si è un po’ appannato. Tra demoni e cherubini, fiumi infernali e rinfrescanti panchine ecco una rilettura in chiave camp dell’immortale poema che getta nella stessa bolgia Paolo Malatesta con gli Abba, Farinata degli Uberti con Liz Taylor.
Venerdì 19 febbraio al Teatro Comunale di Casalecchio L.Betti è di scena la musica con ReTour - Avion Travel in concerto. A quasi 10 anni dall’ultimo tour insieme si riunisce la formazione storica casertana: Peppe Servillo, Fausto Mesolella, Mario Tronco, Mimì Ciaramella, Ferruccio Spinetti e Peppe D’Argenzio che li ha fatti conoscere ed amare dal grande pubblico. Gli Avion Travel proporranno un concerto che includerà i loro brani più celebri con cui hanno saputo incantare le platee di tutta Italia, e le sorprese non mancheranno e dinamiche.
Sempre il 19 febbraio il Teatro Duse ospiterà Un’ora di tranquillità, testo di Florian Zeller, regia di Massimo Ghini che sarà in scena con Galatea Ranzi. Ghini ha deciso di misurarsi con la travolgente comicità di un testo mai rappresentato in Italia, l’autore è Florian Zeller ed è uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei. Un’ora di tranquillità è una commedia moderna brillante e divertente grazie al meccanismo del vaudeville giocato tra equivoci e battute esilaranti, è una macchina drammaturgicamente perfetta e geniale inventata da questo scrittore. Si tratta di un’opera corale dove ogni attore deve legare la propria arte agli altri, il personaggio “centrale” di Un'ora di tranquillità è un uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità. L’abilità di Florian Zeller non è solo l’arte di gestire gli incidenti in un vortice in cui le collisioni sono inevitabili, lo fa brillantemente e con un gusto che amplifica il divertimento.
Ancora il 19 febbraio, ma al Teatro Il Celebrazioni, andrà in scena Lezioni di Rock: The Beatles. Sette anni che cambiarono il mondo, con Ernesto Assante e Gino Castaldo.
Storia e cronaca si fondono in quattro eventi unici, percorsi guidati tra musica, video e parole.
Una serie di ascolti selezionati e commentati per riscoprire l'evoluzione del rock, che non è mai stata soltanto musica, ma che ha portato con sé sogni e passioni, idee e progetti, immagini e avventure di diverse generazioni. Nelle Lezioni di Rock Assante e Castaldo propongono, racconteranno dischi e curiosità, guidando il pubblico nell'ascolto di opere che fanno parte della storia della musica ma anche della vita di noi tutti.
Sabato 20 febbraio a IL Celebrazioni è la volta di Sabina Guzzanti in Come ne venimmo fuori, regia di Giorgio Gallione, produzione Secol Superbo - Sciocco produzioni. Dopo aver concluso il lungo percorso della realizzazione del film La Trattativa, Sabina Guzzanti torna in teatro per incontrare il pubblico con un monologo satirico esilarante. Uno spettacolo essenziale ed incisivo, nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l'autrice sta lavorando già da qualche anno. Anche in questo testo, come nei suoi precedenti, l'intento è di affrontare questioni complesse e riflessioni importanti attraverso la comicità e la satira, mettendo il pubblico nella condizione di divertirsi e capire qualcosa in più.
Il 20 febbraio approda all'ITC Teatro, il Teatro delle Albe con Rumore di acque di Marco Martinelli, spettacolo patrocinato da Amnesty International che ha debuttato in prima nazionale al Ravenna Festival nel luglio 2010 e che ha una storia ormai lunga come un cammino a tappe, di successi e rappresentazioni da Lampedusa alla Corsica, dalla Germania al Belgio, dalla Francia agli Stati Uniti. E’ stato tradotto, in questi anni, in tedesco, francese, inglese, spagnolo e rumeno. Al centro del monologo uno strano generale, interpretato da Alessandro Renda, un mostruoso burocrate al servizio del Ministro degli Inferi in un’isola alla deriva tra Africa e Europa che smista viaggi e anime da una sponda all’altra del Mediterraneo e che conta i morti affogati attorno alla sua isola.
Chiude la settimana Gyula. Una piccola storia d’amore, spettacolo scritto e diretto da Fulvio Pepe, prodotto dalla Fondazione Teatro Due, che andrà in scena il 20 e 21 febbraio all’Arena del Sole.
In un paese lontano, sospeso nel tempo e nello spazio, vive un ragazzo diverso, amorevolmente cresciuto e protetto da mamma Eliza; il vicinato è raccolto intorno a poche strade, un bar e una vecchia falegnameria.
I personaggi di questa storia, divisi fra personalità pragmatiche, terrigne e caratteri eterei, poetici, conducono una vita semplice. Complici una serie di prodigiose coincidenze, Gyula, personaggio di lacerante purezza e di tenera ingenuità, riuscirà a incidere la grevità della realtà che lo circonda, divenendo l’artefice di un piccolo, grande miracolo che convincerà tutti che è possibile librarsi in alto e credere che esista sempre un’altra possibilità. Protagonista assoluta di questo vivace racconto corale è la piccola storia d’amore del sottotitolo, quella fra la madre e il figlio disabile, ma anche quella fra l’autore del testo e la musica, elemento che attraversa la narrazione e permea di sé lo spettacolo.
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