Teatro

Intenso fine settimana al Teatro Dante di Campi Bisenzio (FI)

Intenso fine settimana al Teatro Dante di Campi Bisenzio (FI)

Lungo week end con il teatro con due appuntamenti da non perdere. Giovedì 11 febbraio, ore 21, a 26 anni dalla prima messa in scena italiana, la giovane compagnia The Kitchen Company ripropone, in prima nazionale, Nemico di Classe di Nigel Williams, con la regia di Massimo Chiesa. Un testo duro, difficile ma quanto mai attuale. Si tratta di un testo messo in scena per la prima volta in Italia nel 1983 al Teatro dell’Elfo da Elio De Capitani (con dei giovanissimi Claudio Bisio, Paolo Rossi, Antonio Catania, Riccardo Bini, Sebastiano Filocamo e lo stesso De Capitani) e che oggi Massimo Chiesa e sette giovani attori della The Kitchen Company cercano di riproporre e riattualizzare. Nemico di Classe racconta alcune ore di sei ragazzi chiusi dentro un’aula di una scuola di periferia di una grande città. I ragazzi della Quinta C, teppisti, violenti, annoiati e distruttivi con un evidente compiacimento per questa loro situazione, sono abbandonati, isolati dal mondo, soli, in attesa dell’arrivo di qualcuno che li possa salvare e introdurre nella vita… ma sono anche loro stessi che vogliono emarginarsi. La scuola, al di fuori di quest’aula, prosegue nella sua normalità mentre la Quinta C resta abbandonata a se stessa in attesa di un insegnante che, probabilmente, non arriverà mai. Venerdì 12 e sabato 13 Febbraio alle ore 21, il teatro Dante ospita invece la tragedia di Euripide Ecuba. Lo spettacolo, adattato e diretto da Carlo Cerciello, ha come protagonista, nei panni della regina di Troia, un'intensa Isa Danieli, al suo fianco nei panni del re della Tracia, Polimestore, Franco Acampora, altri protagonisti sono Fortunato Cerlino, Ciro Damiano, Niko Mucci, Imma Villa. A Euripide si deve la creazione di una serie di grandi figure femminili, problematiche ed inquietanti, in cui la sensibilità tormentata, a volte torbida, non può e non sa trovare nelle facoltà razionali soluzioni equilibratrici. La messa in scena curata da Carlo Cerciello vede Isa Danieli nei panni di un' Ecuba moderna, una donna che percorre un impervio cammino: prigioniera affranta che contempla disarmata le proprie sciagure, abile oratrice che mette alle corde il tracotante nemico, sovrana che reindossa una maschera di dignità. Combatterà la violenza, accecata dal desiderio di vendetta per la perdita dei figli e dei nipoti, dando continuità ad una guerra lunga ed interminabile. Ecuba reclama una modernità che ci riporta alle donne ferite dalla guerra, che pretendono giustizia da quel mondo di uomini che ne ha calpestato la dignità. Isa Danieli affronta la tragedia di Euripide restituendocene una versione asciutta e atemporale, “Qualunque guerra è un “macello” e chi la fa è un macellaio- scrive il regista dello spettacolo Carlo Cerciello - ma Ecuba è soprattutto la tragedia delle vittime innocenti, degli “agnelli sacrificali”: i figli. Traditi e uccisi da chi li ospita o sacrificati in nome di insulsi valori, imperativi e tradizioni militari o peggio ancora, uccisi per vendetta, i figli innocenti pagano le colpe dei padri e placano, con il loro sangue, la sete di vendetta delle madri.”