Tra teatro, musica e performance multimediali si conclude oggi IF/Invasioni dal Futuro, una delle iniziative più innovative dell'Estate romana promossa da Roma Capitale.
Dopo il successo delle prime tre edizioni realizzate nel ninfeo dell’Auditorium di Mecenate (2014-2016) e le sperimentazioni di disseminazione urbana che hanno caratterizzato i primi due episodi del secondo triennio, IF/INVASIONI (dal) FUTURO giunge anche quest’anno a conclusione.
Così, dopo cinque anni di lavoro stratificato nella città di Roma per portarvi tra i migliori esempi della fantascienza moderna, adattati e messi in forma di teatro musicale multimediale o diffusi per la città per mezzo della sonda sonora Rosetta, IF/INVASIONI (dal) FUTURO, con un movimento centripeto, è tornato, nel 2019, ad abitare un luogo unico, presentando al pubblico una sorta di Best Of di tutte le scorse edizioni.
Gli eventi
Da Solaris di Lem, alla Ballardiana, passando per Sheckley, Bradbury e il Dick di BladeRunner, fino alla Guida Galattica per Autostoppisti di stasera, il pubblico ha avuto modo di ascoltare narrazioni di futuri possibili, di incontri con l’altro, o distopie vertiginose ambientate e sonorizzate in modo specifico e originale. Dalla natura psichica dell’oceano-pianeta Solaris, alle distopie urbane di J. G. Ballard, fino ai mondi senza vita umana di R. Bradbury e alle metropoli post-atomiche di Dick, ogni storia è stata ‘immersa’ in rumori di sonde e tempeste magnetiche, trasmissioni radio interrotte da jingle retrò, in un sistema di stratificazione musicale che si muove da accenni di musica classica, come interferenze radar, per sfociare nell’elettronica della più interessante produzione contemporanea.
IF si è aperto al pubblico lo scorso 27 agosto con la conferenza Progetto Coscienza* Mappe, Mutazioni e Costruzioni immaginarie del cervello umano con Diego Centonze (neuro scienziato) e Dario Gentili (filosofo) e il Walkabout“Mappe mutanti” condotto da Carlo Infante – un'esplorazione partecipata radio-nomade sulle "distopie" romane nelle derive urbane dei dintorni del Teatro India.
La location
Ad accogliere l'evento è stato quest’anno il Teatro India di Roma trasformando la sua architettura singolare e metafisica in una vera e propria cittadella stellare per una ‘rassegna’ multimediale e pluridisciplinare disseminata per tutti i suoi spazi; oltre alle singolari letture concerto, l’intero programma ha contato molteplici attività che hanno punteggiato le giornate prima e dopo l’evento serale.
Il pubblico già dalle ore tarde del pomeriggio ha potuto curiosare fra i banchi di alcune librerie romane specializzate in fantascienza, assistere a una conferenza fra neuroscienza e fantascienza, imbattersi in estemporanei speak-corner giornalieri, stile Guida Galattica, essere guidato a una singolare lettura dei I Ching o ascoltare in cuffia tutti i racconti delle edizioni passate di IF ‘trasmessi’ dalla sonda sonora Rosetta. Al calar della sera una video istallazione multimediale ha animato la facciata del teatro, segnalando al pubblico l’inizio degli spettacoli. Questi si sono svolti alternativamente negli spazi interni del teatro – per permettere un ascolto più raccolto dei due romanzi – e sul palco esterno – per le serate dei racconti e per l’esplosiva Guida Galattica per Autostoppisti , protagonista di questa ultima serata.
Infatti, la Guida darà vita a una serata multiforme che vedrà presentatori sopra le righe e hostess sgangherate condurre gli spettatori ad assistere a uno strampalato cabaret spaziale stile Motown che si trasformerà in una grande festa finale a conclusione dei sei anni di IF.