Teatro

La Biennale Teatro si affida alle donne

La Biennale Teatro si affida alle donne

Nove registe europeerispondono all'appello di Antonio Latella. Quest'anno la Biennale Teatro è rosa.

E' il regista il fulcro della Biennale Teatro 2017. E solo i pochi sprovveduti che non conoscono il lavoro di Antonio Latella, neo direttore al suo debutto in laguna, si sorprenderanno per una tale decisione di campo.

E' dalla regia che tutto ha inizio. La seconda creazione, come la definiva Perrelli, è il punto di osservazione privilegiato per indagare le nuove teatralità. Ecco allora che nove registe tra Italia, Olanda, Germania, Francia, Polonia, Estonia (ri)costruiscono uno spaccato complesso del panorama teatrale europeo. Nove giovani donne, ma dal percorso già ampiamente consolidato a cominciare da Maja Kleczewska, sicuramente una delle figure più rilevanti del teatro polacco, che riceverà il Leone d’argento 2017 e alla quale è affidato il compito di inaugurare il Festival con The Rage (25 e 26 luglio). 

Mini - personali

Ad ognuna delle registe coinvolte, per l'Italia ci saranno Maria Grazia Cipriani e Livia Ferracchiati, la Biennale dedicherà da due a quattro spettacoli, in modo da poterne tracciare il processo creativo.
Cerchiamo di creare delle mini-personali – dichiara Antonio Latella - nelle quali intravedere la nascita, o meglio, l'evoluzione dei linguaggi; proprio nella ricerca del linguaggio queste registe dimostrano un'esigenza, una necessità mai gratuita, mai legata a un bisogno puramente carrieristico o di affermazione, ma ad una sincera urgenza creativa."
Con tutte e nove le protagoniste il pubblico avrà occasione di confrontarsi grazie a un ciclo di incontri organizzato a latere degli spettacoli.

Biennale College

Una serie di laboratori e una messa in scena finale (11-12 agosto) accompagneranno il calendario degli spettacoli. In ognuno di questi works in progress, ci sarà al centro una figura femminile del secondo Novecento scomparsa misteriosamente, da Marylin Monroe a Unica Zürn, passando per Amy Winehouse, il cui singolo You know I’m No Good darà anche il titolo alla maratona finale, dove senza soluzione di continuità si esibiranno gli esiti dei laboratori.Infine, il bando che ha invitato i registi italiani tra i 18 e i 30 anni a proporre un proprio progetto inedito o che non sia mai stato rappresentato in forma completa. I cinque progetti prescelti, della durata di circa trenta minuti, andranno in scena il 10 agosto, il vincitore potrà produrre il suo spettacolo, portandolo al debutto nella prossima edizione della Biennale.