"Il prezzo" di Arthur Miller giunge a Macerata e appare particolarmente interessante in un territorio colpito così duramente dal terremoto.
Il prezzo di Arthur Miller, scritto nel 1968 e praticamente inedito in Italia, descrive le conseguenze della devastante crisi economica avvenuta negli Stati Uniti nel 1929. Figli di un padre che ha subito drammaticamente la crisi, due fratelli si incontrano dopo alcuni anni dalla sua morte per sgomberare un appartamento che sta per essere demolito. Qui sono accumulati i mobili e gli oggetti raccolti dal padre nel corso della vita e un broker è chiamato per stabilirne il prezzo. Nell'occasione emergono tutte le incomprensioni e le menzogne che la paura della perdita improvvisa del benessere può esercitare su chi si dibatte nella crisi. Il testo sembra descrivere i nostri giorni così pieni di incertezze e appare particolarmente interessante in questo territorio colpito dal terremoto.
Il prezzo arriva al Teatro Lauro Rossi di Macerata martedì 21 e mercoledì 22 febbraio, interpretato da Umberto Orsini e Massimo Popolizio, che firma anche la regia, affiancati da Alvia Reale ed Elia Schilton. Con le recite torna anche Gente di teatro, una serie di appuntamenti per tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi. L’incontro si svolgerà mercoledì 22 febbraio alle ore 18 presso la Biblioteca Mozzi Borgetti, Sala Castiglioni.
Scrive Massimo Popolizio nelle note di regia: “il testo è importante perché riprende argomenti cari ad Arthur Miller e ad altri autori americani della seconda metà del Novecento che hanno focalizzato sul tema della famiglia e del disagio legato a mutamenti storico-economici il loro interesse più appassionato. In questa commedia tutto ha un prezzo: le scelte, i ricordi, gli errori, le vittorie e le sconfitte. Ma quello che mi ha colpito di più in questo lavoro così ben strutturato nella sua alternanza di momenti divertenti e di momenti drammatici è stata la consistenza e lo spessore dei quattro personaggi che animano la storia”.
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