Teatro

La crudeltà di Pinter secondo Stein

La crudeltà di Pinter secondo Stein

Debutta domani al Teatro Grassi un capolavoro della drammaturgia contemporanea: "Il ritorno a casa" di Harold Pinter, che resterà in scena fino al 1 dicembre.


Un testo cupo, che parla "dei profondi pericoli insiti nelle relazioni umane e sopratutto nel rapporto precario tra i sessi", afferma il regista Peter Stein, rimasto affascinato da questa pièce fin dal suo debutto mondiale a Londra nel 1965, messo in scena Peter Hall.

Stein lavora su "Il ritorno a casa" fin dall'anno successivo, durante la sua collaborazione con assistente drammaturgo con il prestigioso Kammerspiele a Monaco di Baviera, per la prima tedesca del testo.

 
Ipocrisie e falsità, stasi e cancrena: "La giungla nella quale si combatte è, naturalmente, la famiglia". E così, quando Teddy torna dall'America con la moglie Ruth, gli altri componenti - tutti uomini - della famiglia si scagliano con aggressività e violenza contro l'unica donna presente, costretta a subire prima di vendicarsi.

Un dramma che parla di ossessioni e precarietà emotiva e sentimentale, di rabbia e insoddisfazione.
La donna che da elemento estraneo si trasforma silenziosamente in carnefice. La disgregazione dei legami familiari resi fragili da giochi al massacro e ipocrisie.
E come sempre accade nei testi di Pinter, non ci sono soluzioni o risposte.

 

Piccolo Teatro Grassi
dal 20 novembre all’1 dicembre 2013

Il ritorno a casa
di Harold Pinter, traduzione Alessandra Serra
regia Peter Stein
scenografia Ferdinand Woegerbauer, costumi Anna Maria Heinreich
luci Roberto Innocenti
assistente alla regia Carlo Bellamio
con (in ordine di apparizione) Paolo Graziosi, Alessandro Averone, Elia Schilton, Rosario Lisma, Andrea Nicolini, Arianna Scommegna
produzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Spoleto56 Festival dei 2Mondi

 

Platea:
Intero € 33,00 - Ridotto card Gio/Anz € 21,00
Balconata:
Intero € 26,00 - Ridotto card Gio/Anz € 18,00

Info e prenotazioni: servizio telefonico 848.800.304