In scena all'Arena Mario Incisa della Rocchetta un allestimento imponente con Coro, Corpo di Ballo e Orchestra dal vivo. Regia di Silvia Felisetti.
La Compagnia Teatro Musica Novecento restituisce al palcoscenico incantesimi, amori galeotti e divertenti siparietti su un’isoletta dell’Olanda.
La grande operetta Made in Italy in scena al Bolgheri Melody Festival. Dopo il successo della passata stagione con La Vedova Allegra, tra i titoli del repertorio operettistico più amati e applauditi di tutti i tempi, sabato 11 agosto inizio ore 21,30 ( Biglietti a partire da 25 euro. Info su www.bolgherimelodyfestival.it) torna sul palcoscenico dell’Arena Mario Incisa Della Rocchetta, a San Guido di Bolgheri, la Compagnia Teatro Musica Novecento con l’imponente allestimento de Il Paese dei Campanelli.
Divisa in due atti, l’operetta composta da Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo è una produzione completa da ogni punti di vista: in scena il Corpo di Ballo “Accademia” per le coreografie di Costanza Chiapponi, il Coro dell’Opera di Parma diretta dal Maestro Emiliano Esposito e l’Orchestra “Cantieri d’Arte” diretti da Stefano Giaroli. Firma la regia Silvia Felisetti.
Il clamoroso successo del debutto, datato ormai 1923, è rimasto tale anche oggi; il generale apprezzamento è dovuto particolarmente alla leggerezza del testo e della melodiosità e orecchiabilità della musica che lo accompagna, ricca di momenti lirici e arie cariche di sensualità e sentimento in grado di evidenziare le potenzialità canore del registro sopranile delleinterpreti. A determinare il successo de Il Paese dei Campanelli - ambientato su un'isola di fantasia dell’Olanda – è stata da subito la ricchezza di riferimenti esotici che la rendono, quasi 90 anni dopo, incredibilmente divertent attuale.
L’allestimento bolgherese regala al pubblico una rappresentazione fedele dell’originale composizione ed imponente dal punto di vista della produzione scenica e musicale. Per un paio di ore sembrerà di vivere ne Il Paese dei Campanelli.
La trama
In un fiabesco paese olandese, i pescatori conducono insieme alle loro mogli una vita tranquilla in deliziose casette, ciascuna delle quali possiede un piccolo campanile. La pace tuttavia è turbata dall’arrivo di una nave di aitanti marinai inglesi, che corteggiano vivacemente le signore del luogo. I mariti possono però dormire sonni tranquilli: una leggenda secolare affermache, qualora i vincoli di fedeltà vengano infranti, i campanelli della casacominceranno a suonare, avvisando tutto il paese del tradimento in corso.
Accade l’inevitabile: il capitano Hans fa suonare i campanelli con Nela, Tom con la bella Bon-Bon ed il buffo La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese. La Gaffe, tenendo fede al suo nome, commette poi un’altra, decisiva “gaffe”: a seguito di un involontario scambio di telegrammi, fa arrivare in paese le mogli dei marinai. La storia si ripete, ma questa volta a fare suonare i campanelli sono le mogli dei marinai con i pescatori, mariti di Nela, Bon-Bon e Pomerania. Le coppie sono così scambiate: le mogli dei marinai divengono le felici consorti degli abitanti del paese, mentre i bei marinai trovano la loro serenità con le divertenti mogliettine de Il Paese dei Campanelli.
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