Teatro

La guerra di Kurukshetra al teatro Olimpico di Vicenza

La guerra di Kurukshetra al teatro Olimpico di Vicenza

Prosegue il Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico; il quarto titolo, del cartellone firmato da Eimuntas Nekrosius per il secondo anno consecutivo, prevede “La guerra di Kurukshetra”, regia di Giorgio Barberio Corsetti, su testo di Francesco Niccolini, tratto dal grande poema indiano Mahābhārata; lo spettacolo che sarà in scena venerdì 18 e sabato 19 ottobre alle 21.00, dimostra efficacemente come gli antichi testi orientali possano trasformarsi in meravigliose produzioni teatrali.

Il 66° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza è promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla crescita, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza; è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, con il sostegno di Unicredit  e Il Giornale di Vicenza per la Cultura e con Trivellato spa come sponsor tecnico.

Dopo il debutto a Bari in maggio e la successiva tournée in Grecia, “La guerra di Kurukshetra”, è stato rappresentato a L’Aquila  a fine luglio nel cortile del Forte Spagnolo, luogo d’eccezione, spazio storico ancora in fase di recupero e riaperto esclusivamente per l’occasione. Lo spettacolo nasce infatti come una co-produzione fra L’Uovo-Teatro Stabile di Innovazione de L’Aquila, il Teatro Stabile delle Marche e la Compagnia Fattore K. di Roma, diretta proprio da Giorgio Barberio Corsetti. Le tre strutture hanno messo insieme le proprie risorse creative, i propri artisti e tecnici, gli spazi e le idee, per una grande e articolata impresa.

Tratto dal Mahābhārata, uno dei più grandi poemi epici dell’India nonché testo sacro per gli induisti, lo spettacolo è stato scritto da Francesco Niccolini e diretto da Giorgio Barberio Corsetti che insieme a Massimo Troncanetti ha elaborato anche la scenografia. L’allestimento viaggia attraverso tutto il poema, focalizzandosi sull’episodio della sanguinosa guerra avvenuta nella piana di Kurukshetra tra i Pandava e i Kaurava, archetipo di tutte le guerre. Scrive il regista nelle sue note: «Dieci attori in scena interpretano una folla di personaggi: uomini, dèi, eroi, figli di dèi, demoni, che vediamo passare attraverso nascite, morti, reincarnazioni, in un tessuto narrativo ricco come il destino di tutti gli uomini. …Corpi vestiti di indumenti moderni, poiché le storie narrate non hanno tempo, che si muovono in tensione verso il cielo ma anche, improvvisamente, verso terra ».

Il lavoro che sarà in scena al Teatro Olimpico nel fine settimana, venerdì 18 e sabato 19 ottobre, nasce in Puglia durante un workshop su drammaturgia e recitazione condotto da Corsetti e Niccolini tra castelli, teatri storici e altre eccellenze architettoniche (il Castello angioino di Mola di Bari, il Teatro Rossini di Gioia del Colle, il Teatro comunale di Bisceglie). Il cast di attori proviene direttamente dai partecipanti al workshop. Lo spettacolo è il frutto di un progetto di cooperazione transfrontaliera che mira alla valorizzazione dei territori coinvolti e alla realizzazione di produzioni teatrali attraverso lo scambio di buone prassi ed esperienze sulla produzione e distribuzione, finanziato dal programma europeo Greece - Italy 2007 - 2013 e sostenuto dal Teatro Pubblico Pugliese.

Tornando al testo che da origine alla rappresentazione, il Mahābhārata, è il più imponente della storia delle narrazioni, lungo quattro volte più della Bibbia. Quando il regista Peter Brook ci mise mano, ne trasse un'opera di nove ore; come ricorda il drammaturgo Francesco Niccolini: "Il suo Mahabharata è passato alla storia, ma da allora questo testo non è più stato portato in scena in Italia".
Il Mahābhārata, rappresenta emblematicamente la storia di tutte le storie, un atto d’accusa lucido e spietato sulla follia dell’uomo, un inno palpitante all’infinita bellezza del creato.
Ancora un testo “assoluto”, dopo la Bibbia, rappresentato sulla scena del Teatro Olimpico nel 66° Ciclo di Spettacoli Classici.
Lo spettacolo in scena al Teatro Olimpico di Vicenza dura due ore, in atto unico.