Teatro

La retrospettiva di Proxima Res al Sala Fontana di Milano

La retrospettiva di Proxima Res al Sala Fontana di Milano

Per la stagione 2013/2014 il Teatro Sala Fontana diviene anche officina creativa aprendo le porte per una residenza all’Associazione culturale Proxima Res, fondata nel 2009 dal regista Carmelo Rifici, dall’attore e danzatore Alessio Maria Romano e dalla costumista e scenografa Margherita Baldoni. L’incontro e la condivisione con questa giovane realtà milanese hanno lo scopo di tessere una drammaturgia del presente, di dare spazio ai nuovi linguaggi, di affrontare in teatro temi civili ma anche, semplicemente, di creare un confronto artistico sulla base di un comune terreno di lavoro.
L’associazione presenterà una retrospettiva di cinque spettacoli firmati e messi in scena dai diversi registi e artisti appartenenti a questa realtà.

Sarà Tindaro Granata, vincitore della prima edizione del premio Mariangela Melato come Attore Emergente, con lo spettacolo Antropolaroid, a dare il via alla stagione del teatro Sala Fontana e al ciclo di spettacoli proposti da Proxima Res.  Antropolaroid, in scena dal 25 al 31 ottobre  è “uno spettacolo di poesia popolare”. L’attore-autore è solo in scena senza orpelli e sostegni, c’è il suo corpo e il suo potente immaginario. Lo spettatore è accompagnato con grazia e ironia dentro una saga familiare dai contorni a tratti grotteschi, a tratti delicatissimi in cui corpo e parola danno vita alla “memoria”.

Dal 5 al 10 novembre sarà la volta di Brugole, di Lisa Nur Sultan, regia di Emiliano Masala e Lisa Nur Sultan, con Elisa Lucarelli, Leonardo Maddalena  e lo stesso Masala; spettacolo pluripremiato che mette in scena l’azione concreta, snervante e faticosa di montare un mobile, metafora della costruzione che ognuno fa della propria vita, spesso sprovvista di un progetto preciso e sempre tesa a cambiare forma.

In contemporanea agli spettacoli Antropolaroid e Brugole – dal 29 al 31 ottobre e dall'8 al 10 novembre alle ore 19.00 – Alessio Maria Romano presenterà Il maleficio, da lui diretto e interpretato, tratto da il Il maleficio della farfalla di Federico García Lorca.
Lo spettacolo, destinato a pochi spettatori per volta, ruota attorno alla figura di un uomo che vive di quello che le parole del testo gli suggeriscono al momento, ascolta se stesso e si risponde, si muove, sogna, danza, cerca un dialogo mentre una stanza si trasforma in prato e pochi testimoni alla volta entrano nel gioco.

A seguire, dal 13 al 17 novembre, Carmelo Rifici firmerà la regia di Materiali per Medea in cui darà vita alla trilogia di testi composti da Heiner Muller e accorpati successivamente in un unicum letterario. Sola in scena, Mariangela Granelli interpreterà questi tre differenti esperimenti di poesia scaraventando sullo spettatore, solo con il corpo e la voce, un bestiario immaginifico, metafora del nostro perduto occidente.

Chiude gli oltre quaranta giorni di residenza Chi resta, vincitore del bando I Teatri del Sacro 2013, che vede impegnata l’intera compagnia Proxima Res, in scena dal 22 novembre al 5 dicembre. Lo spettacolo, diretto da Rifici, è costruito a partire dalle testimonianze dei parenti delle vittime delle stragi di stato, di mafia e di terrorismo. Cinque capitoli – scritti da Roberto Cavosi, Angela Demattè, Renato Gabrielli, Carmelo Rifici e Alessio Maria Romano per la drammaturgia fisica - che raccontano la rabbia e la ricerca di giustizia, l’importanza della memoria, la concessione del perdono e la fine del lutto.