Teatro

La Sezione Osservatorio: uno spazio di sperimentazione nel cuore della città

La Sezione Osservatorio: uno spazio di sperimentazione nel cuore della città

Caleidoscopio di emozioni e interessanti topos drammaturgici.

Nell’ambito della X edizione del Napoli Teatro Festival Italia, particolare interesse e curiosità ha destato la Sezione Osservatorio. Ideata con lo scopo di offrire visibilità a compagnie emergenti e non, che spesso non trovano uno spazio di espressione sulle principali scene teatrali Italiane, si è rivelata una delle sezioni più poliedriche e coinvolgenti dell’intero Festival.

Tradizione e Innovazione

Fil rouge di diversi spettacoli ospitati all’interno della sezione è l’urgenza del reale, presente o passato, che si impone sulla scena dove viene rielaborato, come accade in Rusina, monologo autobiografico interpretato da Rossella Puglese; rievocato, come in I Cani e i Lupi, una “storia di ebrei” tratta dall’omonimo romanzo di I. Nemirovsky, ri-attualizzato come in Ritals, scritto e diretto da Mario Gelardi.

Multidisciplinarietà e originalità

Si sono distinti per originalità e scelta drammaturgica, rispettivamente Lost Generation, risultato di un collage di diari, lettere, racconti al confine tra biografia e rielaborazione artistica; Ellis Island, progetto multidisciplinare che include monologo, documentario e mostra fotografica; Ria Rosa, varietà brillante, in cui si fondono tradizione musicale napoletana e americana.

L’attenzione al sociale

Peculiarità della Sezione Osservatorio, è stata infine l’attenzione a tematiche dalla forte connotazione sociale. Gran parte degli spettacoli sono infatti l’esito di progetti formativi e performativi cha hanno coinvolto in maniera diretta o meno, una platea segnata dal disagio. Particolarmente interessante R.A.P. Requiem a Pulcinella, progetto di arte e inclusione nato all’interno della Scuola Elementare del Teatro diretta da Davide Iodice, Ferocia, puzzle di storie di donne, realizzato in collaborazione con il Centro di Ascolto sulla violenza di Genere, I bambini della notte, esito di un percorso nato dall’incontro con i giovani migranti africani ospitati presso il centro “Ahmed” di Messina.

Uno spazio di sperimentazione

La Sezione Osservatorio si conferma essere dunque luogo di sperimentazione e visibilità, occasione preziosa per coinvolgere attivamente il pubblico e vetrina per nuovi progetti innovativi e multidisciplinari.