Due grandi mostre ad Ascoli Piceno e Monte Vidon Corrado ricordano fino al 4 novembre Osvaldo Licini a cinquanta anni dalla scomparsa, oltre la possibilità irripetibile di visitare la sua casa prima dei restauri, dove la sua presenza è ancora percepibile, viva e tangibile (leggi la recensione).
Una selezione di suoi disegni incentrati sul tema del volo e del mito e popolati dalle sue creature mostruose o angeliche sono in mostra nelle antiche scuderie del borgo Seghetti Panichi per un colloquio ideale con 25 artisti contemporanei che espongono sculture, installazioni e performance nell'adiacente parco. In scena soggetti ibridi, verità multiple, esseri nati dal mistero dell'inconscio, ribellioni verso la tristezza coatta della quotidianità e la società dello spettacolo, per ricreare una diversa immagine del mondo e dei soggetti che vi abitano. Licini sembra avere anticipato “Blade runner” e i replicanti, come anche “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders. Gli artisti presenti si sono ispirati a questi fantasmi di Licini, alle comete e agli astri, visti come esperienze di confine, tra caos ed emozione, alludendo ad antiche cosmogonie, a corpi smembrati e poi ricomposti che non hanno perso la loro identità.
Tutto ciò è particolarmente scenografico nell'ambientazione all'interno del parco del borgo Seghetti Panichi, realizzato dal botanico e paesaggista tedesco Ludwig Winter tra il 1875 ed il 1890.
Licini diviene così un modello al quale fare riferimento per riaffermare il valore etico ed educativo dell'arte, nella ricerca di un contenuto che non procuri soltanto una momentanea e transitoria suggestione estetica ma che invece lasci una traccia profonda nell'animo. Il suo messaggio è quanto mai attuale, anzi necessario in questi tempi effimeri: l'equilibrio di ragione e sentimento che muove la sua attività di pittore, scultore e pubblico amministratore, la passione interiore e l'impegno civile che hanno guidato la sua intensa vita, il suo sapere essere contemporaneamente uomo legato alle proprie radici e cittadino del mondo.
Castel di Lama (AP), borgo storico Seghetti Panichi, fino al 02 novembre 2008, aperta da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (lunedì chiuso), ingresso libero, catalogo Associazione Culturale Seghetti Panichi, infoline 334.8991218, sito internet www.seghettipanichi.it
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