La parola "spirito" – declinata nella sua ambiguità semantica – sarà protagonista della stagione 2016/17 del Baretti di Torino: spirito come ilarità, ma anche, e soprattutto, forza vitale in rapporto alla materia.
La stagione 2016/2017 del Cineteatro Baretti di Torino inaugura da mercoledì 23 a venerdì 25 novembre con E Johnny prese il fucile, tratto dall'omonimo romanzo di Dalton Trumbo, opera considerata inno al pacifismo e manifesto contro tutte le guerre.
Prosegue la tradizione di Fonderia Mercury di allestire audiodrammi in teatro: ogni spettatore, dotato di radio-cuffia, vive l'esperienza sonora ed emotiva della dimensione acustica, immergendosi nella narrazione in modo totalizzante. Per questa produzione infatti viene utilizzato un microfono dalla forma di testa umana, che permette di recuperare e riprodurre i suoni con un effetto tridimensionale. Il palco si trasforma in uno studio radiofonico e la luce rossa della registrazione è accesa.
In occasione della nuova stagione, inizia una collaborazione con TGLFF (Torino Gay & Lesbian Film Festival), attraverso lo spettacolo Un passato infinito, liberamente ispirato al testo Appuntamento a Londra, di Mario Vargas Llosa, presentato dalla compagnia Nessun Vizio Minore, sulla percezione della propria e altrui identità nel tempo (in scena il 5 maggio 2017).
Rinnovato il legame con il DAMS di Torino: le prove di alcuni spettacoli saranno aperte agli studenti in ottica di laboratorio teatrale continuo. Mauro Avogadro aderisce al progetto culturale grazie a Pasolini e la morte, un rito culturale, mentre l'attrice Candida Nieri (Premio Ubu 2013) è in scena con Vertigine.
La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, nell'adattamento di Roberto Zibetti, poliedrico attore recentemente sul palco per Lehman Trilogy di Luca Ronconi, al cinema con il film di Abel Ferrara su Pasolini e in tv nella serie Rocco Schiavone, accompagna il pubblico in un ironico viaggio nel composito mondo spirituale e materiale che si snoda dentro e fuori le mura di Gerusalemme.
Anche Bertolt Brecht è presente nel cartellone del Baretti con il suo primo testo: Baal, regia di Giuseppe Isgrò.
Strizzando l'occhio allo "spirito" come generatore di sorriso, la stagione esplorerà territori più disimpegnati. Tra i tanti, nel periodo natalizio (28-30 dicembre), L'amico di Fred, di Mirabilia Teatro, lavoro di prosa e musica dedicato all'intramontabile figura di Fred Buscaglione; Dimmi su cosa giuri, con Giancarlo Judica Cordiglia, Lorenzo Fontana, Olivia Manescalchi, un testo teatrale comico ma provocatoriamente sensibile di Valentina Diana sul giuramento di Ippocrate e le sue implicazioni.
E la maratona teatrale incentrata sul personaggio di Barbara Gillo, la bionda commissaria di polizia torinese nata dalla penna di Rosa Mogliasso per la regia di Davide Livermore: lavoro seriale iniziato nel 2015 con L'assassino qualcosa lascia (premio selezione Bancarella 2010) e proseguito con L'amore si nutre di amore, La felicità è un muscolo volontario, che si conclude quest'anno con Chi bacia e chi viene baciato, chiudendo il ciclo di un appuntamento che registra sempre il tutto esaurito.
Sempre in leggerezza OFF OFF Arturo vede protagonista un inusuale Arturo Brachetti in un progetto creato appositamente per questo spazio, unico e originale, un piccolo allestimento, un grande regalo per il pubblico.
Confermato l'ormai quasi decennale Mozart Nacht und Tag in occasione del compleanno di Mozart, vortice virtuoso di iniziative che, partendo dal Teatro Baretti, si sviluppano in tutta la città, coniugando risvolti culturali, sociali e commerciali; sempre salda l'adesione di tutti i conservatori musicali piemontesi.
Una stagione ricca e variegata anche arricchita da eventi collaterali d'eccellenza, quali B.O.H!, Baretti Opera House e Harold, long form di improvvisazione teatrale.