Emilia Romagna Teatro Fondazione ha presentato la stagione 2016/2017 del Teatro Storchi di Modena, che nel 2017 ospiterà le celebrazioni dei 40 anni di ERT.
Seconda stagione per Emilia Romagna Teatro Fondazione a seguito della nomina a Teatro Nazionale, che ospiterà nel 2017 le celebrazioni dei 40 anni di ERT. Un momento imprescindibile per ricostruire la storia di una Fondazione che nel suo percorso ha visto crescere ERT insieme alla sua città, attraversando esperienze teatrali inscritte nella storia della scena contemporanea, senza mai disconoscere il valore e il radicamento necessario della tradizione.
Una preziosa opportunità per rinsaldare il percorso e trovare nuove vie da percorrere: in questi 40 anni, ERT ha avuto un ruolo determinante negli equilibri teatrali del suo territorio, sempre prediligendo la qualità, l’innovazione, la sperimentazione dei linguaggi, la crescita dei suoi artisti e del suo pubblico, tessendo una trama indissolubile con il suo territorio. È proprio quella con la città la prima relazione che il Teatro deve tessere, riconoscendovi un luogo privilegiato di riflessioni, crescita personale, sviluppo di senso critico ma anche un importante momento di confronto con la realtà e la contemporaneità che ci circondano.
È seguendo questo percorso che la Stagione a venire delinea un percorso che pone ERT come ente propulsore di domande e linguaggi, animato da una contiguità con gli artisti e da una confidenza con gli spettatori che si catalizzano in un rapporto integrato nel proprio territorio quanto proiettato in traiettorie internazionali. Proprio per questo motivo, è lo spettatore il protagonista della campagna promozionale della Stagione 2016/2017.
Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Konstantin Bogolomov, Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Antonio Latella, Ascanio Celestini, Luca Zingaretti, Alessandro Gassmann, Gabriele Lavia, Laura Marinoni, Paolo Rossi e Alain Platel sono solo alcuni dei nomi protagonisti della Stagione 2016/2017 del Teatro Storchi di Modena. Fino al 18 giugno sarà possibile acquistare l’abbonamento Prosa12 (9 spettacoli al Teatro Storchi e 3 al Teatro delle Passioni), mentre dal 6 settembre, mese in cui verrà presentata la Stagione completa del Teatro delle Passioni, sarà possibile acquistare tutti i tipi di abbonamento.
Le produzioni – Teatro Storchi
Una delle produzioni celebrative dei 40 anni di ERT, Delitto e Castigo, chiude la Stagione del Teatro Storchi: il quarantenne moscovita Konstantin Bogomolov, scommessa della scena contemporanea russa, si misura con Fëdor Dostoevskij insieme ad un cast di attori italiani. Emanuele Aldrovandi, giovane drammaturgo già insignito di alcuni dei più importanti riconoscimenti per la nuova drammaturgia, fra cui il Premio Hystrio Scritture di Scena nel 2015 e il Premio Riccione “Tondelli” nel 2013, e Pietro Babina firmano a quattro mani la riscrittura de Il libro di Giobbe. Regista e autore che ha contraddistinto il suo percorso artistico ventennale con una ricerca attenta sui linguaggi emergenti prodotti dalle nuove tecnologie, Pietro Babina si confronta con questo testo sacro della Bibbia attribuito dalla tradizione ebraica a Mosè.
Le produzioni – Teatro delle Passioni
Dopo il forte interesse suscitato lo scorso anno, viene riproposto al Teatro delle Passioni Faust, il lavoro della regista tedesca Anna Peschke. Nato dal rapporto con la China National Peking Opera Company Faust mira alla creazione di un nuovo linguaggio fra Oriente e Occidente. Un’altra produzione internazionale al Teatro delle Passioni: Nadia Fabrizio, fedele collaboratrice di Dominique Pitoiset, attore, regista e direttore del Dijon Théâtre National, canta in Emigrant le sue origini friulane, accompagnata della musica dal vivo della Povolar Ensemble. Un omaggio a chi è nato lontano dalle proprie radici. Spazio a grandi artisti della scena italiana come Babilonia Teatri, compagnia recentemente insignita del Leone d’Argento alla Biennale Teatro di Venezia. Il loro David è morto è una moderna Spoon river in cui cinque defunti raccontano spietati e senza filtri la loro vita e la loro morte. In Assassina, Enzo Vetrano e Stefano Randisi si confrontano per la seconda volta, dopo Totò e Vicè, con Franco Scaldati, definito da Franco Quadri «il Beckett siciliano». Li affiancano in scena le musiche e i canti dei Fratelli Mancuso. Un testo dell’autore austriaco Thomas Bernhard per Elena Bucci e Marco Sgrosso che portano in scena in veste di autori e registi Cospiratori ovvero Prima della pensione. Dopo il successo al Teatro Storchi di Morte di un commesso viaggiatore, il pubblico di Modena ritrova Elio De Capitani che dirige assieme a Ferdinando Bruni Afghanistan: il grande gioco. Ne Il Nullafacente, Michele Santeramo, uno degli autori italiani di maggior spicco del momento, Premio Hystrio per la Drammaturgia nel 2014, ritrae un vero e proprio nullafacente e il suo tentativo di rimanere al di fuori della prestanza, efficienza, ritmo che il mondo di oggi richiede.
Le ospitalità italiane – Teatro Storchi
Apre la Stagione del Teatro Storchi Gabriele Lavia, che, con L’uomo dal fiore in bocca, prosegue il suo studio pirandelliano. Un testo che lo stesso regista definisce come «un capolavoro, forse l’opera più folgorante» della produzione di Luigi Pirandello. La stagione prosegue con grandi nomi della scena teatrale italiana fra cui Carmelo Rifici che dirige Laura Marinoni, sensibile attrice amata dal pubblico modenese, e Danilo Nigrelli in Purgatorio, un testo del saggista, giornalista e drammaturgo argentino - cileno Ariel Dorfman. Un match serrato di domande e risposte. Dopo il successo del progetto speciale Santa Estasi, Antonio Latella torna a Modena con Natale in casa Cupiello, spettacolo in cui il regista incontra per la prima volta il teatro di Eduardo De Filippo, ritornando alle sue origini napoletane. Ascanio Celestini propone con Laika, un’incarnazione contemporanea di Gesù che condivide con gli uomini il dolore, le paure e i dubbi del nostro presente. Realizzato con più di trecento disegni dipinti ad acquerello e animati in un flusso continuo di proiezioni, Alice underground è la versione cartoon di Alice nel paese delle meraviglie e Al di là dello specchio di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia.
In The Pride Luca Zingaretti indaga il destino, l’amore, l’omosessualità e la fedeltà, sollevando questioni che toccano con coraggio le corde più intime del nostro io. Diretta da Alessandro Gassmann, Anna Foglietta dà voce ai toccanti versi di una giovane Alda Merini ne La pazza della porta accanto. Giorgio Sangati dirige Le donne gelose, il primo testo di Carlo Goldoni scritto interamente in veneziano: un mondo chiuso, claustrofobico e segnato da una crisi economica e morale. Il mattatore del teatro italiano, Eros Pagni, veste i panni del grande attore tedesco del dopoguerra Bernhard Minetti: Minetti scommette sull’idea provocatoria di mostrare che l’Attore è Uomo e che il Teatro è Mondo anche quando entrambi raccontano la loro fatale caduta.
In Molière: la recita di Versailles Paolo Rossi porta in scena sulle musiche di Gianmaria Testa, cantautore scomparso di recente, un’esilarante rappresentazione della vita quotidiana dei teatranti alla ricerca del capolavoro. Valerio Binasco dirige Porcile di Pier Paolo Pasolini mentre quattro grandi interpreti della scena italiana, Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale e Elia Schilton, portano in scena Il prezzo di Arthur Miller. In occasione delle celebrazioni del quarto centenario dalla morte di William Shakespeare, la Compagnia della Fortezza, nata come progetto di laboratorio teatrale nella Casa di Reclusione di Volterra, diretta da Armando Punzo porta in scena Shakespeare. Know well. Un'opera totale che stravolge il canone occidentale di cui anche l'autore inglese è stato inventore.
Le ospitalità internazionali – Teatro Storchi
Due le ospitalità internazionali al Teatro Storchi: Mahler Projekt (titolo provvisorio) del belga Alain Platel, ospite di VIE Festival fin dal suo primo spettacolo, che indaga la vita e le opere di Guastav Mahler con la sua consueta originalità e sensibilità; ed infine Nathan le sage, il capolavoro di G. E. Lessing con l’integrazione di un testo di Elfriede Jelinek, diretto da Nicolas Stemann.