Valerio Binasco apre e chiude la stagione 2019-20 del Teatro Stabile di Torino con due classici del Novecento: Rumori fuori scena e Uno sguardo dal ponte.
La nuova stagione del Teatro Stabile di Torino – 74 titoli, tra cui 9 nuove produzioni e 38 spettacoli ospiti - da un lato propone spettacoli di repertorio, affidati a registi e interpreti affermati, formando le giovani generazioni con i testi fondamentali del teatro italiano ed europeo; dall’altro dedica ampio spazio alla drammaturgia contemporanea, al teatro civile e di narrazione, al dramma borghese al mimo e alla clownerie.
“Rumori fuori scena” secondo Binasco
Valerio Binasco, consulente artistico dello Stabile torinese, dopo aver affrontato autori di repertorio (Molière, Goldoni e Shakespeare), apre e chiude la nuova stagione dirigendo e interpretando due classici del Novecento: Rumori fuori scena, di Michael Frayn, e Uno sguardo dal ponte, di Arthur Miller.
Autentico cult del teatro contemporaneo, Rumori fuori scena ha debuttato nel 1982 a Londra, riscuotendo immediatamente successo internazionale. Nel 1992 lo spettacolo è stato trasformato in un film diretto da Peter Bogdanovich e interpretato, tra gli altri, da Michael Caine e Christopher Reeve. L’allestimento prodotto dal Teatro Stabile di Torino, dopo aver inaugurato la stagione 2019-20, sarà in tournée fino a dicembre.
Dopo il successo della scorsa stagione, torna Filippo Dini con Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello e con Misery, versione teatrale di William Goldman dal romanzo di Stephen King; mentre Il mago di Oz, diretto da Silvio Peroni e tratto dal celebre romanzo di Lyman Frank Baum, è la nuova produzione del Teatro Stabile dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie, con debutto in prima nazionale al Teatro Carignano dal 14 gennaio 2020.
Il progetto internazionale, tra Čechov e Brook
L’impegno internazionale dello Stabile torinese, in ambito produttivo, si conferma con la messa in scena di Zio Vanja di Anton Čechov, affidata a Kriszta Székely, regista residente al Teatro Katona di Budapest, che dirige il suo primo spettacolo in Italia.
A Torino arriverà anche il lituano Oskaras Koršunovas, con Tartufo di Molière, spettacolo che ha debuttato all’ultimo Festival di Avignone; il Collettivo Semianyki, diventato famoso fondendo la clownerie popolare russa, la commedia dell’arte e la mimica francese, porta in scena Lodka.
Dopo il successo di Betroffenheit, tornano alle Fonderie Limone di Moncalieri Crystal Pite e Jonathon Young con Revisor, tratto da L’ispettore generale di Gogol’; dal 14 al 16 maggio 2020 verrà presentato Why?, diretto da Peter Brook e Marie Hélène Estienne, con Kathryn Hunter e Marcello Magni, fondatore del collettivo inglese Complicité.
Il teatro è un posto per tutti
Nella stagione 2019/2020 viene riproposta l’iniziativa Un posto per tutti, sostenuta dalla Fondazione CRT, che garantisce l’accessibilità culturale, permettendo di assistere agli spettacoli in cartellone, anche agli appartenenti a fasce deboli: a disposizione dei cittadini a basso reddito vengono messi 1000 abbonamenti gratuiti. L’iniziativa riscuote da due anni notevole successo e ha ampliato il pubblico di giovani famiglie, studenti fuori sede e lavoratori extracomunitari. Per gli studenti universitari - e in generale per i giovani – sono confermate formule di abbonamento particolarmente vantaggiose.
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