Nonostante l’ombra del Covid-19 si sia abbattuta sullo spettacolo inaugurale, la prima parte della stagione 2020/21 del Teatro Stabile di Torino parte regolarmente nel mese di ottobre.
La stagione 2020/21 del Teatro Stabile di Torino – suddivisa in due tranches per effetto delle disposizioni anti-Covid – prevede fino al prossimo gennaio il debutto di otto nuove produzioni, alle quali si aggiungono nuovi spettacoli che sarebbero dovute andare in scena nei mesi caratterizzati dal lockdown; una stagione “diversamente classica”, dunque, con originali riletture tratte dal repertorio più classico, ma che dedica ampio spazio alla drammaturgia contemporanea, per un totale di 31 titoli in soli tre mesi di programmazione.
Uno sguardo dal… Covid
Nonostante i risultati raggiunti con le rassegne estive Summer Plays e Blu Oltremare (oltre ventimila presenze totali, che fanno ben sperare sulla voglia del pubblico di tornare a teatro per partecipare a uno spettacolo dal vivo), l’avvio di stagione del Teatro Stabile di Torino è stato comunque funestato dall'ombra del Covid-19.
Lo spettacolo Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller (già in programma lo scorso maggio, poi rimandato a causa dell’emergenza sanitaria) avrebbe dovuto inaugurare la stagione 2020/21, ma nelle scorse settimane alcuni membri della compagnia, in via precauzionale, si sono messi in auto-isolamento dopo avere avuto contatti (fuori dal contesto lavorativo) con una persona risultata positiva al Coronavirus. Non si sono, dunque, potute effettuare le prove e i vertici dello Stabile torinese hanno pertanto deciso di cancellare il debutto e le repliche dello spettacolo diretto da Valerio Binasco.
Altra notizia preoccupante di questi ultimi giorni è il no della Regione Piemonte alla deroga della capienza massima di 200 spettatori nei luoghi di spettacolo: una decisione che può rimettere in discussione le scelte di programmazione dei teatri pubblici (che si basano, in larga misura, sul sostegno economico dello istituzioni), ma che sicuramente non lascia scampo ai teatri privati, molti dei quali non hanno ancora riaperto.
I grandi maestri del Novecento
Ad aprire la stagione 2020/21, dal 6 ottobre al Teatro Gobetti, sarà dunque L’anello forte (Info e Date), tratto dall'omonimo testo di Nuto Revelli, e interpretato da Laura Curino e Lucia Vasini. Nel centenario della nascita dello scrittore, le due attrici raccontano le storie dell’Italia contadina, dal punto di vista femminile.
L’inaugurazione al Teatro Carignano è affidata, invece, allo spettacolo La casa di Bernarda Alba (Info e Date), di Federico García Lorca, con la regia di Leonardo Lidi, uno dei più premiati registi della sua generazione.
Anche Fausto Paravidino si ispira a uno dei grandi maestri del Novecento, Bertolt Brecht, proponendo Peachum (Info e Date), una riscrittura dell’Opera da tre soldi, che lo vede protagonista in scena con Rocco Papaleo.
Dopo il successo delle scorse stagioni, tornano Così è - se vi pare (Info e Date) di Luigi Pirandello; Matthias Martelli con Mistero Buffo (Info e Date), di Dario Fo; e Lorena Senestro con La Signorina Felicita ovvero la felicità (Info e Date).
A completare il programma, gli spettacoli ospiti con protagonisti quali Alessandro Baricco, Jurij Ferrini, Maria Amelia Monti, Ascanio Celestini, Paolo Nani e la nuova edizione della rassegna Il cielo su Torino (spostata da aprile a dicembre), dedicata alle compagnie indipendenti del territorio piemontese.
Un debutto mondiale
Il Teatro Stabile di Torino ospita anche il debutto mondiale di The Spank (Info e Date), nuovo testo del drammaturgo e sceneggiatore anglo-pakistano Hanif Kureishi, che ha deciso di cogliere l’opportunità di debuttare con questo lavoro in Itali, prima di portarlo in Inghilterra.
I protagonisti dello spettacolo sono Valerio Binasco e Filippo Dini (quest’ultimo, anche regista del progetto), che interpretano due amici profondamente diversi, ma legati da un’affettuosa complicità che si incrina improvvisamente...
Poesia “à la carte” in biglietteria
La biglietteria del Teatro Carignano, sarà animata nei prossimi mesi dal progetto Il Menù della Poesia: tutti i weekend, compatibilmente con gli spettacoli programmati in sala, un collettivo di attori professionisti offrirà poesia, teatro e letteratura agli spettatori, con la possibilità di scegliere sul momento da un menù di capolavori letterari quello che più preferisce, per ascoltarlo dalla voce di questi originali maître teatrali.
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