Quarant'anni anni fa Brescia cambiò per sempre il suo volto. Di quel tagico giorno, è rimasta la registrazione di un comizio interrotto dallo scoppio di una bomba in Piazza Loggia, cuore storico e artistico della Città: un documento unico che fissa l’attimo della strage in una dimensione visiva e sonora. Perché quel luttuoso fatto di cronaca non rimanga un fermo immagine del passato ma si trasformi in un atto di resurrezione avente la tenacia della memoria e lo sguardo fiero del futuro, nasce ora un evento per il Teatro, luogo simbolo della polis, che non intende essere un'ode funebre, retorica e vittimistica, ma occasione per una riflessione universale sul potere della violenza.
Il 9 maggio 2014, giornata nazionale dedicata alle vittime delle stragi e del terrorismo, debutterà al Teatro Grande di Brescia l’opera lirica "Il sogno di una cosa", nuova co-produzione della Fondazione del Teatro Grande con la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e in collaborazione produttiva con il Piccolo Teatro di Milano e IED (Istituto Europeo di Design). Il titolo verrà ripreso a Brescia nel corso della Stagione d'Opera il 24 e 26 ottobre per poi trasferirsi al Teatro Ariosto di Reggio Emilia il 31 ottobre e 2 novembre nell'ambito del Festival Aperto, infine al Piccolo Teatro "Strehler" di Milano in quattro date, dal 6 al 9 novembre. L'esecuzione avverrà a cura dell’Ensemble Sentieri selvaggi diretto dal Maestro Carlo Boccadoro e del Coro "Costanzo Porta" di Cremona diretto dal Maestro Antonio Greco.
Il progetto dalla doppia valenza, civile e artistica, è stato commissionato a Mauro Montalbetti, compositore di origini bresciane affermatosi nel panorama della musica contemporanea. Si tratta di un lavoro corale sviluppato assieme a Marco Baliani, attore, drammaturgo e regista teatrale, curatore di libretto e regia, e Alina Marazzi, firma della cinematografia italiana cui è stata affidata la regia video che animerà di immagini ed emozioni la scenografia di Carlo Sala. Assieme a Baliani, pure interprete, saliranno sul palco il soprano Alda Caiello, il musicista-performer Roberto Dani e gli allievi del corso di Teatrodanza della Milano Teatro Scuola "Paolo Grassi".
L'attività di ricerca è stata svolta in sinergia con Manlio Milani e la Casa della Memoria, che hanno fornito le tracce storiche, e con gli studenti del corso di Video Design IED, i quali hanno collaborato alla parte filmica scovando immagini negli archivi audiovisivi italiani e documentando il presente nei volti e nei luoghi della Brescia di oggi. Dalle suggestioni raccolte durante le fasi preparatorie è nata un’installazione multimediale che verrà allestita in concomitanza alle rappresentazioni e che a Brescia sarà inaugurata il 10 maggio alle ore 11 presso la Sala del Grande Miglio del Castello.
Il debutto dell'opera sarà preceduto da un incontro con gli artisti presso il Salone delle Scenografie del Teatro Grande il 5 maggio alle ore 19 e dalla prova generale aperta al pubblico delle scuole (prenotazioni allo 030 2979324), mercoledì 7 maggio alle ore 17.
Gli enti coproduttori ringraziano UBI Banco di Brescia per il sostegno e RAI 5 per la messa in onda integrale dello spettacolo, prevista per il 15 maggio alle ore 21.15 all'interno del programma "Petruska".
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