Teatro

"La versione di Barney" al TEATRO BELLI

"La versione di Barney" al TEATRO BELLI

TEATRO BELLI

Piazza Sant’Apollonia, 11/a - 00153 Roma
Tel. Biglietteria - 06.5894875 - Fax 06.5897094
info@teatrobelli.it - www.teatrobelli.it
prezzi:

Intero € 18,00 - Ridotto 13,00

dal 9 al 28 ottobre 2012

orario spettacoli: feriali 21.00 – domenica 17,30 – lunedì riposo

ANTONIO SALINES

ne

LA VERSIONE DI BARNEY

di Massimo Vincenzi

dal romanzo omonimo di Mordecai Richler

e con la partecipazione in video di
Virgilio Zernitz – Izzy Panofsky
Gabriella Casali – Miriam, la terza signora Panofsky
Fabrizio Bordignon - Boogie
Monica Belardinelli – La seconda signora Panofsky
Elisabetta Ventura – Clara, la prima signora Panofsky

e con la partecipazione in voce di
Carlo Emilio Lerici – il Dottore
Francesca Bianco – Kate Panofsky
Luca Fiamenghi – Saul Panofsky

musiche originali di Francesco Verdinelli

regia video di Enzo Aronica

regia
Carlo Emilio Lerici

Dopo lo straordinario successo di pubblico e di critica che ha riscosso lo spettacolo
al debutto milanese al Teatro Carcano torna a Roma al teatro Belli “La Versione di
Barney” di Massimo Vincenzi per la regia di Carlo Emilio Lerici. Barney Panofsky,uno dei
personaggi più amati e odiati della letteratura contemporanea creato da Mordecai Richler,
è interpretato da Antonio Salines.

Barney Panofsky (produttore televisivo di successo) è un ricco ebreo canadese figlio di un
poliziotto che, passati i sessant'anni, decide - apparentemente controvoglia - di scrivere
una autobiografia. Il motivo che spinge Barney a scriverla è dare la sua "versione" dei
fatti che hanno portato alla morte del suo amico "Boogie", e liberarsi così dall'accusa di
omicidio mossagli dallo scrittore Terry McIver, compagno di Barney al tempo del suo lungo
soggiorno a Parigi.

Nel corso della stesura delle sue memorie tuttavia i ricordi di Barney diventano via via
confusi. Barney è malato di Alzheimer. E così gli episodi del suo passato si intrecciano
indissolubilmente con gli avvenimenti del suo presente. E lo spettacolo, così come

il romanzo, risulta essere una serie di flashback disordinati: i racconti delle giornate
del "vecchio" Barney (acciaccato, abbandonato dalla moglie ed alcolista irrecuperabile), si
mescolano alla girandola dei ricordi d'una vita ricca di avvenimenti e incontri straordinari.
Sino al finale, dopo che la malattia ha fatto il suo tragico corso, nel quale finalmente sarà
resa “giustizia” al protagonista.