Teatro

L'ABBRACCIO DI VIENNA - Klimt, Schiele e i capolavori del Belvedere

L'ABBRACCIO DI VIENNA - Klimt, Schiele e i capolavori del Belvedere

80 opere ripercorrono la genesi del Novecento, partendo dal Barocco, passando per la Belle époque e il Biedermeier, fino a giungere alle rivoluzioni figurative della Secessione e del primo Espressionismo. Al centro del percorso le opere di Klimt e Schiele. La sezione su Gustav Klimt si apre con “Signora davanti al camino”, opera del primo periodo che ritrae una donna elegante dal profilo severo i cui tratti si confondono con l'oscurità dello sfondo; prosegue con “Dopo la pioggia”, che documenta l'interesse dell'artista per la pittura di paesaggio, e con “Castello di Kammer”, uno dei soggetti preferiti di Klimt qui realizzato con una tecnica vicina al pontillisme. Fra le opere più tarde lo splendido ritratto di Johanna Staude, rimasto incompiuto per motivi di salute. Accanto a Klimt altri esponenti di rilievo della Secessione viennese, Kolo Moser e Otto Friedrich. I lavori di Egon Schiele sono caratterizzati dalla passionalità e dalla fisicità del corpo, oltre che dalla disinvoltura con cui l'artista tratta il tema della sessualità. Nonostante Schiele fosse di una generazione più giovane di Klimt, il suo stile sembra affondare le radici nell'arte e nelle teorie della Vienna di fine secolo e il suo talento suscitò l'ammirazione di Klimt (che gli procurò numerose commissioni). In “Madre con due bambini”il gruppo è circondato da un alone di sofferenza latente e di agonizzante immobilità ed emerge, come un rilievo, con tutta la sua monumentalità da uno sfondo buio e opprimente; nemmeno la luminosità dei colori vividi e l'allegria dei motivi delle coperte riescono ad attenuare il sentimento di angoscia e di sofferenza che traspare dal dipinto. Icona della mostra è “L'abbraccio”, che riproduce una coppia di amanti nudi e spigolosi che si abbandona a una stretta passionale e sensuale. Come Klimt, Schiele era un eccellente ritrattista e qui prediligeva un carattere più naturalistico. Accanto a lui un altro caposaldo dell'Espressionismo viennese, Oskar Kokoschka. Non mancano i Nazareni, pittori di orientamento romantico che esprimevano temi prevalentemente religiosi. Nello sviluppo cronologico delle sale ci sono due sezioni particolari, il “viaggio in Italia” e le “donne”. Como, Villa Olmo, fino al 20 luglio 2008, aperta da martedì a giovedì dalle 9 alle 20, da venerdì a domenica dalle 9 alle 22 (lunedì chiuso), ingresso euro 9,00, catalogo Silvana Editoriale, infoline 039.206868, sito internet www.grandimostrecomo.it