Teatro

L'Anima buona del Sezuan inaugura la stagione del Centro Teatrale Bresciano

L'anima buona del Sezuan
L'anima buona del Sezuan © Marco Caselli Nirmal

L’opera di Bertolt Brecht nello spettacolo diretto ed interpretato da Elena Bucci e Marco Sgrosso apre la nuova stagione 2018/2019 del CTB - Centro teatrale bresciano

La nuova Stagione del Centro Teatrale Bresciano inaugura con il capolavoro di Bertold Brecht L’anima buona del Sezuan, una coproduzione tra CTB ed ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, con la collaborazione artistica de Le belle bandiere

Lo spettacolo, in scena al Teatro Sociale di Brescia dal 23 ottobre fino al 4 novembre, vede il progetto, l’elaborazione drammaturgica e l’interpretazione di Elena Bucci – che cura anche la regia – e Marco Sgrosso. Con loro sul palcoscenico ci saranno Maurizio Cardillo, Andrea De Luca, Nicoletta Fabbri, Federico Manfredi, Francesca Pica, Valerio Pietrovita e Marta Pizzigallo, insieme a Christian Ravaglioli che eseguirà le musiche dal vivo.

L’anima buona scissa tra il bene e il male

La vicenda racconta di tre dei che, alla ricerca di un’anima buona, arrivano nella capitale del Sezuan  e chiedono ospitalità. Solo Shen-Tè, una donna che vende i suoi favori, vorrà accoglierli, e per questo verrà ricompensata con una somma di mille dollari d’argento, con cui potrà affrancarsi dalla sua disonorevole condizione, ma con il vincolo di continuare a praticare la bontà. Shen-Tè si rivelerà però troppo generosa e debole di fronte all’avidità e alla cattiveria della schiera degli approfittatori. È così che per legittima difesa, la donna darà vita al suo spietato alter ego, l’affarista Shui-Tà.
Reso nei toni della fiaba, il cuore più profondo di quest’opera è in definitiva l’interrogarsi sul sentimento del bene e del male, un tema fondamentale nella poetica di Brecht.
 

L'anima buona del Seuzan

Maschere bianche per una commedia dell’arte tradotta per il nostro tempo

Elena Bucci e Marco Sgrosso hanno scelto per questo allestimento un linguaggio sospeso tra canto, recitazione e musica dal vivo. Attraverso la combinazione di volti nudi e maschere bianche, in un gioco di scambi e di trasfigurazioni, lo sforzo linguistico e teatrale restituisce la complessità di questa favola cupa, amara e insidiosa. 
Prima del nuovo debutto, li abbiamo intervistati per conoscere meglio questo spettacolo ed approfondire il loro percorso artistico.

LEGGI L'INTERVISTA a Elena Bucci e Marco Grosso.

"In epoche difficili per le arti, - hanno dichiarato i due attori - abbiamo scelto di affrontare questa impresa con gli strumenti di un’antica tradizione italiana: le maschere e i gesti di una commedia dell’arte tradotta per questo tempo.  Immaginiamo il nostro Sezuan anche attraverso le pagine che l’autore dedica alla Cina e al suo teatro. Ci immergiamo in questa ambientazione bizzarra e provocatoria ricorrendo sia alla fascinazione che agli stereotipi con i quali guardiamo ad una cultura orientale che ci sfugge e ci somiglia. Ci ritroviamo così in una terra di contrasti, di bianco e nero e di accesi cromatismi. Le maschere si sovrappongono ai volti e, una volta alzate, rivelano nuove bellezze e profondità. I personaggi si incarnano in maschere bianche che ne scolpiscono i tratti dell’anima, i corpi si caricano di gestualità espressionistiche, mentre i luoghi dell’azione trasformano lo spazio con il mutare delle luci e lo slittamento delle prospettive".


Per INFO, DATE e BIGLIETTI: Scheda dello spettacolo "L’anima buona del Sezuan"

Per conoscere tutti gli spettacoli in scena nella stagione teatrale: Scheda del Teatro Sociale di Brescia.