In scena a Milano il pluripremiato testo che coniuga romanticismo e teoria del caos, esplorando le infinite possibilità dell'universo.
Dopo quasi quattro anni di grandi successi e riconoscimenti, dal West End a Broadway, giunge al Teatro Filodrammatici, nella traduzione di Noemi Abe, Costellazioni di Nick Payne per la regia di Silvio Peroni.
Il drammaturgo inglese, vero e proprio enfant prodige del teatro contemporaneo, unisce due temi che non potrebbero apparire più distanti fra loro: la fisica quantistica e una storia d'amore. Attraverso la teoria del multiverso, che ipotizza l'esistenza di un numero infinito di universi e quindi infinite possibilità, racconta la storia di Orlando e Marianna, dal primo incontro fino alla – possibile – separazione. Apicoltore lui, fisica teorica lei, i due si conoscono e si innamorano, non si innamorano, si ritrovano, si perdono, si separano, stanno insieme.
La vita è fatta di scelte, di strade che si intraprendono abbandonandone altre, ed è proprio questa l'idea che Payne esplora. I due protagonisti si muovono all'interno di queste infinite possibilità, vivendo le diverse sfumature di ogni momento della loro storia. In una danza dal ritmo incalzante, fatta di più di 100 scene in 75 minuti, viene messa in scena la narrazione di un rapporto uomo-donna sullo sfondo della inquietante teoria del caos.
Senza pretendere di affrontare il tema con rigore scientifico, il testo riflette sul libero arbitrio e sul suo impatto nella vita degli esseri umani, nell'eterna contrapposizione tra Destino e Caso. Contemplando la possibilità di infiniti universi, e quindi infiniti futuri possibili, ogni scelta assume un significato ed un peso insospettabili. Così sulla scena, nei numerosi fotogrammi della storia di Marianna e Orlando, ogni singolo dettaglio può condurre a ripercussioni fondamentali.
A chi non è mai capitato di ripensare al passato ed immaginare come tutto sarebbe potuto essere diverso se invece di una scelta se ne fosse fatta un'altra? Costellazioni permette per una sera di assistere al dispiegarsi di queste sconfinate possibilità.
In scena al Teatro Filodrammatici dal 8 al 13 Marzo.
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