Prosegue, da parte della Fondazione Bru Zane, l’opera di diffusione della conoscenza della musica francese del XIX° secolo, con una serie di interessanti concerti che saranno ospitati nella sede del Palazzetto Bru Zane. Durante l’intero mese di febbraio – ma con una propaggine ai primi di marzo – nella suggestiva location veneziana a pochi passi dalla Stazione ferroviaria di Santa Lucia si terrà infatti il Festival “Le salon romantique”, interamente dedicato alla musica da camera. La manifestazione prenderà avvio la sera di sabato 2 febbraio con un concerto per violino e pianoforte dedicato a composizioni di Fernand de la Tombelle (Sonata per violino), Eugéne Ysaÿe (Poéme élégiaque), ed a César Franck (la celeberrima Sonata per violino e piano); protagonisti della serata saranno Nicolas Dautricourt e Dominique Plancade.
Domenica 3 febbraio un altro valido duo violino/pianoforte - quello formato da Geneviève Laureauceau e David Bismuth - proporrà invece in un concerto pomeridiano brani poco noti di Reynaldo Hahn (la Romance in la majeur), Gabriel Pierné (la Sonata op. 36), Eugéne Anthiome (la Fantaisie romantique); di Camille Saint-Saëns verrà eseguita la virtuosistica Sonata op. 75 n.1.
Mercoledì 6 febbraio vedrà il Palazzetto animarsi con una serata interamente dedicata all’opera, con una serie di arie dal carattere virtuosistico recuperate nel repertorio dell’Opèra-Comique e del Grand-Opéra. Il soprano Chantal Santon ed il mezzosoprano Clèmentine Margaine, accompagnate dal pianista Emmanuel Olivier affronteranno per noi arie da “La Religieuse” di Théodore Gouvy, da “La Grande Duchesse de Gèrolstein” di Offenbach, da “La damnation de Faust” di Berlioz, da “Le pêcheurs de perles” di Bizet, da ”Le roi malgé lui” di Chabrier, da “Roméo et Juliette” di Vaccai, ed infine da “Jean de Nivelle” e dalla “Lakmé” di Lèo Delibes. Arie solistiche e duetti dunque di vario carattere, dal tragico di Berlioz al comico di Offenbach, dall’aulico sentimentalismo di Vaccai al floreale erotismo di Delibes.
Un appuntamento molto particolare rivolto al pianoforte romantico è quello di lunedì 11 febbraio, che vedrà la proposizione d’alcune composizioni di Charles-Valentin Alkan (1813-1888), musicista dal carattere solitario, ai limiti della misantropia. Concertista precocissimo e presto famoso, e negli anni 1840-1850 fertilissimo compositore, verso i quarant’anni Alkan sparì dalla circolazione isolandosi in un eremitica solitudine; da allora rimase poi sempre estraneo al clima dei salotti parigini ed alle sale da concerto, salvo rarissime riapparizioni in pubblico. Solo decenni dopo la scomparsa, alla sua figura ed alle sue composizioni è stato riconosciuto un rilievo capitale nella scuola pianistica francese dell’Ottocento. In occasione del bicentenario della sua nascita, e in concomitanza della «Carnival Culture Night», verranno proposti a cura del pianista Vincenzo Maltempo due brevi concerti di suoi lavori, alle ore 17 e 19, entrambi ad ingresso libero.
Il giorno seguente - Martedì Grasso – un secondo più importante bicentenario - quello della nascita di Richard Wagner - verrà ricordato con un altro concerto pianistico che vedrà in programma varie composizioni di Alfred Jaëll e Franz Liszt: tutte trascrizioni, parafrasi, fantasie su celebri temi e composizione wagneriane. Inoltre, dello stesso Wagner la poco eseguita Sonata in la bemolle maggiore: alla tastiera, la pianista Dana Ciocarlie. Il concerto sarà preceduto da una conferenza di Giada Viviani.
Passate le pazzie carnevalesche, sabato 16 febbraio il Quatuor Manfred (Marie Bereau e Luigi Vecchioni ai violini, Emmanuel Haratyck alla viola, Christian Wolff al cello) eseguiranno il Quartetto op. 12 in re minore di Louis Vierne, e il Quartetto in minore op. 16 di Albéric Magnard: due compositori marginali ma interessanti e due lavori scritti nell’ultimo quarto dell’Ottocento, all’epilogo ormai dell’onda romantica.
Martedì 26 febbraio, tocca ad un altro bicentenario – stavolta quello della nascita di Giuseppe Verdi – l’essere celebrato non con un concerto, bensì con una conferenza a cura di Emilio Sala imperniata sul tema “Verdi e l’opera francese”, argomento sempre interessantissimo.
A Camille Saint-Saëns verrà dedicato un intero concerto, la sera di giovedì 28 febbraio: il pianista Geoffroy Couteau – presenza abituale e costante dei programmi del Palazzetto Bru Zane - eseguirà vari brani ‘di genere’ (Mazurche, Bagatelle e Studi) del grande compositore francese, concludendo con la “Danse macabre” rielaborata in senso virtuosistico da Franz Liszt.
Protagonista dell’ultimo appuntamento del Festival sarà invece uno strumento poco frequente nei programmi concertistici, vale a dire l’arpa: in questo caso quella di Nabila Chajai, prima arpa dell’Orchestra del Teatro La Fenice, che eseguirà brani di Debussy, Caplet, Hasslmans, Tournier, Grandjany e della compositrice Henriette Renié. Il concerto è allestito nell’ambito della manifestazione «Donne a Venezia» promossa ed organizzata dalla Città di Venezia.
Giova ricordare ai nostri lettori che alcuni dei concerti saranno replicati in altri contesti: in particolare quello del duo Dautricourt/Plancade e quello del Quatuor Manfred a Vicenza, saranno replicati nel salone di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza, rispettivamente il 3 ed il 17 febbraio.
Appositamente pensato per il Teatro Comunale di Monfalcone (4 marzo) e per l’Auditorium Pollini di Padova (5 marzo) è invece un concerto dell’Ensamble Intium, complesso di fiati che eseguirà brani di Théodore Gouvy, Georges Enesco, Vincent d’Indy e André Caplet.
In attesa del prossimo festival, intitolato «Théodore Gouvy, tra Francia e Germania», che si terrà tra aprile e maggio, per maggiori dettagli sui concerti del «Le salon romantique» si rinvia al sito www.bru-zane.com
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