Teatro

A Leopoldo Mastelloni il premio Rucello 2013

A Leopoldo Mastelloni il premio Rucello 2013

Il Premio Annibale Ruccello 2013 sarà consegnato, la sera del 5 agosto alle 21,00, sul  palcoscenico del Teatro Giardino di via Pasitea a Positano (SA), a Leopoldo Mastelloni, premiato alla carriera per il decennale del Positano Teatro Festival, e quest’anno consiste in un’originalissima opera dell’artista Paolo Sandulli.

La  giuria del premio composta da Giulio Baffi, La Repubblica; Moreno Cerquetelli TG3; Stefano de Stefano, Corriere del Mezzogiorno; Cecilia Donadio, RAI TG Regione; Titta Fiore, Il Mattino; Diego Paura, il Roma, ha assegnato il Premio a Leopoldo Mastelloni, per i 50 anni di carriera artistica iniziata proprio a Positano alla fine degli anni ’60, con la seguente motivazione: “Per aver offerto all’immaginario di questo Paese un profilo umano ed artistico originale e poliedrico, unico a sintetizzare - con audacia sfrontata e raffinato gusto di flaneur - la sensuale malinconia meridionale di Peppino Patroni Griffi e la magia incomparabile di Eduardo, l’umore spleenetico di Edith e lo sberleffo irriverente di Marlene, trasformando l’inesauribile galleria del nostro cuore e della nostra memoria, in un repertorio sempre vivo e privo di frontiere, privo di generi, privo di qualsiasi reticenza, silenzio o vana resistenza.” Durante la serata di gala, l’attore sarà protagonista dello spettacolo “Moonlight Serenade ovvero serenata sotto la luna a Positano”.

La dichiarazione di Leopoldo Mastelloni

 “Per me e per coloro che erano con me a Positano, cinquanta, quaranta o trent’anni fa, è lì che è nata la vita di artisti che per la prima volta trovarono un’accoglienza felice e senza alcuna barriera all’espressione genuina e nascente della loro musica, della loro prosa, della loro poesia, della loro arte figurativa, del loro recitare, del loro cantare la propria creatività artistica che poi hanno eccelsamente seminato nel mondo intero. Sembra incredibile, ma è così! basta guardare per un attimo indietro, negli annali artistici, per rendersi conto di questa grande madre d’arte che si chiama Positano, dove torno volentieri appena mi si presenta l’occasione per dirle: grazie di avermi dato il coraggio di osare, di far nascere e credere nella mia espressività artistica che ancora oggi, trova grande riscontro dovunque io sia con il mio lavoro d’artista!”