“Il Teatro dell’Anima”, questo il titolo della prima raccolta di testi teatrali pubblicata da Arnolfo Petri, attore, regista e drammaturgo, edita dalla Bel Ami e presentata martedì 10 gennaio alla libreria Mondadori di Napoli. Hanno commentato la nuovissima pubblicazione i professori Pasquale Sabbatino e Giuseppina Scognamiglio (rispettivamente Direttore del Dipartimento di Filologia Moderna, e Docente di Letteratura teatrale italiana, entrambi all’ Università di Napoli “Federico II”) ed i giornalisti Franco De Ciuceis (Il Mattino) e Stefano De Stefano (Il Corriere del Mezzogiorno). Autore della bella ed esaustiva prefazione al libro, De Ciuceis ha sottolineato la pregnanza letteraria dei testi inseriti nella raccolta, la dichiarata appartenenza ad uno stile mutuato da grandi riferimenti letterari quali Puig, Orton e Fassbinder, e, allo stesso tempo, l’originale linguaggio su cui si è soffermata l’esaustivo commento della professoressa Scognamiglio. Questi i testi contenuti nella raccolta, di cui brani sono stati letti, insieme all’autore, dagli attori Melania Esposito ed Antonio Buonanno: “Cammurria”, che riporta il plot de “Il Bacio della Donna Ragno” di Manuel Puig dalle carceri dei detenuti politici argentini del dopo golpe a quelle di una Secondigliano in cui la guerra fra “famiglie” appartenenti alla camorre si intreccia con la storia dell’insegnante omosessuale Marcello, “Madame B.” storia di intrighi internazionali e diversità, e “Acting Out”, che sarà portato in scena in questa stagione dallo stesso Petri al Teatro Elicantropo di Napoli, piece crudelmente ironica sui rapporti morbosi che intercorrono tra i componenti di una famiglia borghese. Un teatro che, come ha sottolineato De Stefano, appartiene a filo doppio al mondo interiore del suo autore, quasi in maniera inscindibile ma che, ha aggiunto la professoressa Scognamiglio, arricchisce la disponibilità di testi rappresentabili anche da altri artisti . Il professor Sabbatino ha invece portato a conoscenza del prossimo inserimento di “Camuria” nell’archivio federiciano dei testi teatrali che raccontano criticamente la camorra.
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