Grande ritorno al Teatro Bolivar di Mario Cavallini, straordinario interprete della musica classica napoletana dalle grandi emozioni.
Voce di una Napoli che coniuga la tradizione a eleganti sonorità di ampio respiro musicale, Cavallini in questo nuovo spettacolo musicale, si fa reinterprete di successi come "Era de maggio", "O surdato
nnammurato", e tanti altri straordinari successi classici che assieme ad altre canzoni della tradizione comica delle cosiddette macchiette di ieri e di oggi, come "Carmè Carmè", "Futurella", "Che lle conto? ma anche "A pizza",(lanciata a suo tempo dp due grandi interpreti indimenticabili quali Aurelio Fierro e Giorgio Gaber) a "Tazze e cafè", ha intrattenuto il pubblico della serata con emozioni e divertimento. Con la regia di Enzo Ottieri, l' artista era accompagnato da Enzo Marciello alla chitarra classica, Alfonso Lubrano alla chitarra acustica, Peppe Mazzillo al piano e fisarmonica, Massimo Esposito alla batteria e percussioni e Nicola Natale al contrabbasso e mandola. Sul palco l' attrice Lucia Delle Vedove ha interpretato egregiamente poesie di autori napoletani: "Napule" di S. Iorio e "Sfregio" di S.di Giacomo, nella prima parte dello spettacolo, "Ammore perduto" di A. De Curtis, nella seconda parte.
I brani musicali sono stati accompagnati dalle coreografie di Arianna Fortunato. Dunque una serata all' insegna della napoletanità, infatti l' artista porta nel cuore una Napoli spontanea e autentica. Cavallini ha saputo unire nella sua musica amore, anima, talento e classe, facendo del suo canto il suo inno d' amore alla città.
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