Raffinata anteprima per la terza edizione del Teatro Festival Italia che si svolgerà a Napoli dal 4 al 27 giugno prossimi, con una proposta specialmente ricca e variegata, che già muove la curiosità e l'aspettativa degli appassionati. Il 29 e 30 maggio, in uno spazio appositamente adattato per l'occasione – l'ex birreria del quartiere di Miano, alla periferia nord di Napoli – su un palcoscenico di settecento metri quadri, andrà in scena Lipsynch, sofisticato lavoro del drammaturgo canadese Robert Lepage, proposto in prima nazionale, che sviluppa una riflessione estetica sulla comunicazione umana. Sulla scena sono rappresentate nove storie individuali le cui trame, sottilmente intrecciate in un disegno complessivo, mantengono fermo il riferimento al suono della voce, esplorata in tutto il suo repertorio di possibilità, dal vagito di un neonato al gorgheggio di un cantante lirico.
«Lipsynch» significa infatti «cantare in playback» e dunque il titolo allude, quasi con ironia, alla dualità tra voce e individuo; per Lepage la voce è infatti un elemento fondamentale di connotazione dell'essere umano, “la nostra identità, più precisa di un impronta digitale”. L’azione si sviluppa tra Nicaragua e Canarie, Montreal e Manchester, con una colonna sonora che spazia dalla terza sinfonia di Górecki ad alcune musiche originali.
Lo spettacolo, che si articola nella sequenza di nove brevi drammaturgie e cinque intervalli, ha una durata complessiva di circa otto ore e mezza; la rappresentazione inizierà alle 14 per concludersi perciò intorno alle 23. La sontuosa produzione coinvolge soggetti e istituzioni di otto Paesi (Australia, Canada, Francia, Gran Bretagna, Italia, Russia, Spagna, Stati Uniti); il lavoro sarà rappresentato nelle quattro lingue originali del testo (inglese, francese, spagnolo, tedesco) con sottotitoli in italiano.