La nuova produzione di PACTA . dei Teatri porta ancora una volta al Teatro Oscar il grande regista Virginio Liberti: dall’1 al 17 marzo 2013, L’ISOLA DEI RIFATTI - Omaggio al Grand Guignol, in prima assoluta con Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Carlo Decio, per la regia di Virginio Liberti, anche autore del testo, scritto appositamente per la Compagnia.
In una prestigiosa clinica per la chirurgia plastica, situata in una sperduta isola, accorrono persone da tutto il mondo per correggere le imperfezioni facciali, eliminare rughe fastidiose, rimodellare fianchi squadrati, seni e sederi piatti: ricche signore, attori famosi, assassini di ogni sorte, criminali coinvolti in sequestri, commercio di organi, cannibalismo. Commedia, satira sociale e truculenta violenza mescolati insieme nella migliore tradizione del teatro del Grand Guignol.
"Ho voluto scrivere il testo" - scrive il regista Virginio Liberti - "L’isola dei rifatti per parlare di un virus e della sua crescente pandemia a livello planetario. Questo virus si chiama Alcatraz e può colpire ovunque una persona adulta, in ogni continente, a qualsiasi ora, superando le differenze linguistiche, le avversità meteorologiche e le disuguaglianze economiche. Alcatraz può trasformare un matrimonio felice in un campestre cimitero per scarafaggi in pensione, una meravigliosa passione con una marziana in un elenco infinito di nevrosi, l'amore per il proprio lavoro in un “tumore” fatto di gesti sempre più tristi e pensieri sempre più sgrammaticati. Di Alcatraz conosciamo gli effetti, non le sue cause. Tendenzialmente, chi non è stato colpito non crede alla sua esistenza e fa molta fatica a individuarlo nella propria vita. E questo ritardo nella diagnosi di Alcatraz può avere nefaste conseguenze: ci si ritrova improvvisamente in un'isola circondata da onde bellissime, alte e insuperabili."
Grand Guignol, teatro parigino attivo dal 1896 al 1952, fondato da Oscar Métenier e caratterizzato dalla realizzazione scenica di un genere drammatico orrorifico, con la rappresentazione di fenomeni di spiritismo, esperienze paranormali, depravazioni morali, torture e ogni sorta di terrori. Il teatro del `grande fantoccio' sviluppa la poetica realista, nella direzione di una rappresentazione esasperata ed enfatica della degenerazione morale e materiale degli strati sociali più bassi. Privo di valenze etico-politiche di denuncia e piuttosto compiaciuto della spettacolarizzazione talora drammatica, talora farsesca della realtà conobbe, oltre a una iniziale fase verista, un periodo imperniato sulla follia e uno sull'esperienza sadico-erotica. In Italia, dove non ebbe grande diffusione, il genere fu introdotto nel 1909 da Alfredo Sainati.
Dall’1 al 17 marzo 2013 – prima assoluta
L’ISOLA DEI RIFATTI di Virginio Liberti
Teatro Oscar, Via Lattanzio 58, 20137 Milano
Informazioni: tel: 02.36503740 | sito web: www.pacta.org | e-mail: biglietteria@pacta.org - infoteatro@pacta.org