Democratica, la scuola di politica di Roma, ha organizzato una rassegna dal titolo L'Italia Vista da...che si sviluppa in 5 incontri per riflettere sulla storia e sulla memoria del nostro paese usando come punto di partenza il libro Frontiere di Teatro Civile scritto da Letizia Bernazza, giornalista-pubblicista e studiosa di teatro, già autrice dei libri La Compagnia della Fortezza e Il Teatro delle Apparizioni. La scrittrice dedica un’accurata e appassionata indagine al lavoro di cinque autori-attori-registi di Teatro Civile: Roberta Biagiarelli, Elena Guerrini, Alessandro Langiu Daniele Biacchessi e Ulderico Pesce, che attraverso i loro racconti cercano di far riflettere e creare dibattito sui problemi della società. Un teatro che punti sulle necessità e sul disvelarsi delle cose concrete, Teatro Civile appunto, che ha come intento quello di recuperare comportamenti responsabili e solidali nella collettività. Partendo dall’incontro con i protagonisti delle storie, contadine e contadini, immigrati e immigrate, lavoratrici e lavoratori, conosciamo un’Italia vitale e segreta, quasi onirica nella bellezza del suo territorio e dei suoi abitanti. Le genti vengono raccontate attraverso il loro agire quotidiano che rende dinamico il territorio che agiscono.
Il primo incontro è stato dedicato alla performance di Roberta Biagiarellli, Il Poema dei Monti Naviganti, piece tratta da La leggenda dei monti naviganti di Paolo Rumiz, per la regia di Alessandro Marinuzzi .
Lo spettacolo nasce dalla voglia Roberta Biagiarelli di conoscere e condividere l’umanità dei popoli attraverso il racconto delle storie e delle vite di un’Italia resistente. Un modo nuovo per scoprire le radici dei nostri luoghi e per ritrovare le nostre radici. La forza del nostro paese è nella condivisione e il recupero del nostro passato, anche attraverso il teatro, che ci dà la possibilità di creare un immaginario collettivo di storia comune per provare a sentirci una nazione forte e unita.
La piece è un lungo viaggio alla scoperta di oltre 1000 paesi italiani in una topolino dalle Alpi all’Etna con una visione tesa alla scoperta della profondità di un’Italia che non conosce shopping center e fast food ma ama condividere emozioni e interessarsi alla propria gente, “le periferie più vitali, quelle capaci di tenere vivo il territorio e di impedirne la devastazione finale.”
Roberta Biagiarelli è attrice, autrice, documentarista, progettista. Artista poliedrica e sempre pronta a reinventarsi in questa Italia che dà spazio solo ai grandi nomi o alle compagnie amatoriali, così ama raccontarsi “Quando il cordone ombelicale della bambina si staccherà mettilo per otto giorni appoggiato su una pianta di biancospino, esponilo alle intemperie, lascialo seccare e chiudilo in un pezzo di carta, poi avvolgilo in un panno di lino e riponilo in un cassetto. La bambina da grande avrà fortuna, viaggerà e potrà fare un lavoro legato alle parole… Potrebbe essere l’inizio di una fiaba e invece queste sono le mie radici. Questa usanza è legata al mondo delle tradizioni contadine dei miei nonni. Mia madre, quando il mio ombelico cadde, ha diligentemente eseguito tutta l’operazione. Non so se è per via del destino del mio ombelico, fatto sta che viaggiare ho viaggiato, da piccola dicevo che voleva fare la giornalista e sono finita a fare l’attrice.”
Nel 1998 si appassiona ai Balcani e scrive insieme a Simona Gonella, basandosi sul libro di Luca Rastello La guerra in casa , il monologo teatrale A come Srebrenica che attualmente ha al suo attivo più di 400 repliche. Nel 2002 fonda la Compagnia Babelia & C. - progetti culturali dedicandosi con slancio alla produzione, ricerca ed interpretazione di temi sociali, storici e politici. Resistenti, leva militare ‘926, messo in scena per la prima volta nell’Aprile 2006, è uno spettacolo sulla guerra di Liberazione nella zona del piacentino, con la drammaturgia di Francesco Niccolini, racconto co-prodotto da Fiorenzuola Teatro e da Babelia. Lo spettacolo è corredato dal libro Resistenti. Attualmente è coordinatrice responsabile del “Progetto pilota a sostegno della Comunicazione per lo sviluppo sociale e culturale in Bosnia Erzegovina” , diretto alla rivitalizzazione culturale delle aree di Srebrenica e Bratunac (Bosnia Orientale).
Il prossimo incontro sarà il 23 Marzo alle ore 18 presso la sede della scuola democratica di Roma e questa volta sarà la volta di Elena Guerrini con brani tratti dallo spettacolo Bella Tutta! I miei grassi giorni felci.