Teatro

Livorno celebra uno dei suoi figli più illustri : Amedeo Modigliani

Livorno celebra  uno dei suoi figli più illustri : Amedeo Modigliani

Crediamo al caso , oppure immaginiamo una sapiente regia , ma il fatto eccezionale rimane :  Amedeo Modigliani il grandissimo artista livornese (Livorno 12.07.1884-Parigi 24 gennaio 1920) nato in via Roma  a Livorno  viene celebrato contemporaneamente  nella stessa via presso la Galleria d'Arte Gustalla con una mostra del pittore statunitense  Mark Kostabi dal titolo Full circle -dreaming Modigliani e nella Casa Museo Modigliani  con  l'opera teatrale MODIGLIANI “AU REVOIR LIVORNO”.
Grande fermento artistico  quindi a Livorno che non dimentica certo quegli illustri concittadini che hanno reso grande onore e notorietà alla città labronica.
La casa museo Amedeo Modigliani di Livorno, ospita sabato 15 dicembre il debutto in prima assoluta dello spettacolo teatrale Modigliani “Au revoir Livorno” testo inedito messo in scena dalla compagnia Artimbanco di Cecina e diretto da Carlo Rotelli (inizio ore 17.00 ingresso ad invito).
Lo spettacolo è stato prodotto in collaborazione e vede protagonisti la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, la scuola di teatro comunale di Cecina Artimbanco e di Amaranta Service, nell’ambito
del “Progetto Modigliani”, finanziato dalla Cassa Rurale di Castagneto Carducci .

“Au revoir Livorno” è stato scritto tra il 2011 e il 2012 dal regista teatrale Carlo Rotelli, dell’intera opera verranno rappresentate due atti molto interessanti sia dal punto di vista narrativo che storico.
Con ”Au revoir Livorno” , assistiamo a dialoghi originali , molto intensi e pieni di pathos tra Modigliani e Beatrice Hastings e tra Modigliani e Max Jacob.

Il regista, riesce a dare un’immagine dell’uomo e dell’artista Modigliani, fuori dagli stereotipi e dai scontati giudizi morali, esso non si dilunga a dipingere il bellissimo Dandy dai tanti amori, il genio incompreso che si rifugiava nel vino a buon mercato e nell’assenzio, anzi il Rotelli nella sua attenta e puntuale ricerca storica fa emergere dal punta di vista narrativo il valore indiscusso dell’artista, che ama sia Dante che Baudelaire, ed esalta la sua tenacia di pittore volutamente solitario e originale dal punto di vista stilistico.

Non di meno fa emergere con evidente abilità, la sua vasta cultura letteraria, senza tralasciare la sua orgogliosa livornesità di ebreo sefardita, che appare con vigore nel corso dell’intera opera.

L'obiettivo dell’opera teatrale è quella di rendere omaggio all’artista livornese tra i più amati al mondo del quale è stato detto nel tempo, tutto e il contrario di tutto, e di offrire al pubblico una visione originale dell’artista e dell’uomo Modigliani.

La Regia è di Carlo Rotelli; protagonisti sul palcoscenico gli attori Giovanni Rindi (nel ruolo di Amedeo Modigliani), Lorella Serni (nel ruolo di Beatrice Hastings), e di Alessandro Luperi (nel ruolo di Max Jacob). Con la partecipazione straordinaria della violinista Anna di Bella che eseguirà brani di Fryderyk Chopin e della Scuola di Cinema “Anna Magnani” di Prato diretta dal Regista Massimo Smuraglia che realizzerà un documentario sull’opera teatrale “Au revoir Livorno”.
La ripresa verrà poi proiettata presso il Museo Modigliani il sabato 22 dicembre 2012 alle ore 17.00

Se nella stessa giornata avrete la voglia e la fortuna di vedere anche la mostra del grande pittore Mark Kostabi  , collocata guarda caso a pochi metri nella stessa via ,  potrete apprezzare delle suggestioni oniriche  di grande prestigio che potranno aumentare notevolmente la vostra  capacità alla ricezione delle stimolazioni artistiche provenienti dalle opere di Modì. E non è poco.