E’ una rarità assoluta per la città di Livorno che non l’ha mai vista rappresentata sulla scena, ma si preannuncia come una felicissima scoperta: stiamo parlando de “Le convenienze e inconvenienze teatrali”, una deliziosa quanto divertente opera di Gaetano Donizetti, attesa al Teatro Goldoni sabato 12 marzo, alle ore 20.30 e domenica 13 marzo, alle ore 16.30 per la stagione lirica del Teatro di Tradizione livornese, nuovo titolo del progetto L.T.L. Opera Studio insieme ai Teatri di Pisa e Lucca ed un’importante realtà teatrale polacca come il Wielki-Opera di Poznan.
Lavoro complesso, ironico e farsesco, Le Convenienze mette in scena una disastrosa compagnia di cantanti di provincia ed è lo specchio deforme, ma a suo modo fedele, di tutti i capricci, gli eccessi, i vezzi e le disavventure di ogni compagnia di canto.
Un trionfo di freschezza, musicalmente e attorialmente virtuosistico, e qui ben amalgamato da un encomiabile lavoro collettivo che ha visto una perfetta interazione fra il regista, il direttore e i protagonisti, i giovani cantanti provenienti da paesi ed esperienze musicali diversi, e dotati ciascuno di personalità davvero talentuose.
Sarà, quindi, sicuramente piacevole scoprire come accanto a titoli famosi del repertorio lirico “comico” del compositore bergamasco quali “L’elisir d’amore” o il “Don pasquale”, esistano dei piccoli gioielli musicali come “Le convenienze” capaci di parlare allo spettatore del XXI secolo come un moderno musical: storia, ritmo, situazioni, melodie forsennate, tutto richiama alla mente il miglior Rossini del “Barbiere” ma anche il Teatro Popolare con le sue Maschere, grazie all’incredibile figura protagonista di “Mamma Agata” interpretata da un baritono!
Con la firma di uno dei registi italiani più affermati come Saverio Marconi e la direzione del Maestro Federico Maria Sardelli, autentico ed apprezzato esperto internazionale di musica antica, alla guida dell’ORT Orchestra della Toscana, questo godibilissimo spettacolo va in scena rodato dal successo di pubblico nei Teatri coproduttori (in Polonia sarà in autunno), con le scene di Andrea Gregori, i costumi di Massimo Poli, il disegno luci di Valerio Tiberi.
Per questa nuova coproduzione, Federico Maria Sardelli ha scelto come base l’edizione critica curata da Roger Parker e Anders Wiklund per Casa Ricordi sotto gli auspici della Fondazione Donizetti di Bergamo (edizione cui va il merito di aver messo ordine nella dovizia di versioni che dal 1827 arrivano fino al 1843), integrandola con l’aria di Procolo, scegliendo per i dialoghi i recitativi, ed aprendo l’opera con la Sinfonia de L'Ajo nell'imbarazzo, altro dramma giocoso donizettiano, precedente di tre anni le Convenienze e ad esse coerente nello spirito e nello stile.
Nei diversi ruoli si alterneranno Livia Piven ed Ewa Majcherczyk (Daria, la Prima Donna), Pawel Erdman e Stefano Cianci (suo marito Procolo), Alberto Zanetti e Sebastian Szumski (Biscroma Strappaviscere, maestro di cappella), Marco Filippo Romano e Matteo D’Apolito (nel ruolo en travesti di Agata, napoletanissima madre di Luigia), Francesca Salvatorelli e Francesca Tassinari (Luigia, la Seconda Donna), Matteo Mezzaro e Giovanni Coletta (il tedesco Guglielmo, Primo Tenore), Irene Molinari e Chiara Brunello (Pippetto, primo musico), Seweryn Ropenga e Dario Shikhmiri (il poeta Cesare Salzapariglia), Ignazio Nurra e Alessio D’Aniello nel duplice ruolo dell’Impresario e del Direttore di Palcoscenico).