Teatro

Lo Chalet Allemand di Grugliasco ospita gli artisti del Teatro Regio di Torino

Lo Chalet Allemand di Grugliasco ospita gli artisti  del Teatro Regio di Torino

Sabato 11 giugno la stagione Start della Città di Grugliasco ospita un concerto sul mito americano che ripercorre settant'anni di storia musicale d'America con gli artisti del Teatro Regio di Torino.

American Graffiti, titolo del film cult di George Lucas (1973), è sinonimo del “mito americano”. L’Ouverture di Funny Face apre il concerto di sabato 11 giugno presso lo Chalet Allemand di Grugliasco, come il “C’era una volta…” che introduce un racconto favoloso. Un fil rouge che conduce dall’operetta Roberta (1933) al film American Graffiti, passando dalla voce di Nat “King” Cole a quella dei Platters e di Bryan Ferry: Smoke Gets in Your Eyes, melodia tra balli lenti e intensi baci, tra solenni sbronze, corse in macchina e scazzottate, con i suoi personaggi eternamente in bilico tra adolescenza e maturità. Quello stesso mondo popola West Side Story (1957), il musical nato dalla complicità di Jerome Robbins (regia e coreografia) e Leonard Bernstein. La vicenda di Romeo e Giulietta viene trasferita nei bassifondi di New York, dove l’amore di Maria e Tony vince sullo scontro tra i clan rivali Sharks e Jets.

Con un rapido salto di trent’anni, lo spettacolo ci porta al 1986, quando il musical Les Misérables di Claude-Michel Schönberg e Alain Boublil vola in America, dopo il debutto a Parigi nel 1980. La versione inglese, una volta approdata a Broadway, tiene banco per oltre vent’anni e si aggiudica ben otto Tony Awards. Sotto la pioggia, la bella Éponine spira tra le braccia di Marius, cantando A Little Fall of Rain.

Ancora un salto in avanti, per incontrare il visionario, indecifrabile e leggendario Frank Zappa: il rock incontra musica colta, jazz, fusion e progressive, con pagine enigmatiche quali Dog Breath Variations – ripresa di un brano del 1969 – proposto nella trascrizione di Alessandro Dorella.

Visionaria anche la lettura del Candide di Voltaire, su cui Bernstein basò la propria versione il suo Candide, comica e pungente, messa in scena nel 1956. Nella scatenata Ouverture, il compositore pare condividere lo sguardo caustico di Voltaire di fronte all’inganno illusorio della ragione, e di fronte ai mali del mondo, così come nell’aria del protagonista, quando “candidamente” si chiede il senso della vita, Nothing More Than This. Il mito di un mondo migliore, seppure ironicamente, è infranto.

Non teme la ruggine del tempo New York, New York, il leitmotiv dell’omonimo film di Martin Scorsese (1977), con Robert De Niro e Liza Minnelli. Il brano, scritto da John Kander, parole di Fred Ebb, è una hit intramontabile, legata anche al nome di Frank Sinatra.

La rocambolesca vicenda di due attori, marito e moglie, nella shakespeariana Bisbetica domata è la sintesi della spumeggiante commedia musicale Kiss me, Kate (1948), firmata da Cole Porter. E nell’aprile 1950 varcava la soglia di Broadway il Peter Pan di James Matthew Barrie, una fantasia teatrale le cui canzoni e musiche di scena portano la firma di Bernstein. E con Spring Will Come Again (parole di Betty Comden & Adolph Green), quasi una preghiera, si celebra il perenne ritorno della primavera.

Il mito riprende vita in una serata che ha per protagonisti l'ensemble degli artisti del Teatro Regio di Torino composto da Manuela Giacomini (soprano), Alejandro Escobar (tenore), Alessandro Dorella (clarinetto), Marco Polidori (violino), Davide Ghio (contrabbasso), Giulio Laguzzi (pianoforte).

È consigliata la prenotazione telefonica oppure via mail all'indirizzo biglietteria@teatroleserre.it. La prenotazione non dà diritto all’assegnazione del posto, i posti vengono assegnati solo al momento effettivo dell’acquisto del biglietto ed è necessario ritirare i biglietti riservati entro le 20.30 della sera dello spettacolo.