Teatro

L'OPERA, L'AMORE: presentata la nuova stagione del Regio di Torino

L'OPERA, L'AMORE: presentata la nuova stagione del Regio di Torino

Al Regio di Torino sono giustamente orgogliosi della nuova stagione 2011/2012, una bella stagione presentata con anticipo, cosa non usuale per gli enti lirici italiani. Ma al Regio sono particolarmente virtuosi: un occhio al bilancio e uno al palcoscenico, per stagioni di qualità. Sedici titoli, dieci di opera e sei di balletto (non uno qualsiasi ma il top: il corpo di ballo del teatro Mariinskij di San Pietroburgo).

Anteprima con le Nove Sinfonie di Beethoven dirette da Gianandrea Noseda. Una stagione incentrata sull'amore (il titolo è “L'opera, l'amore”), non solo quello che l’opera e la danza hanno declinato per secoli dotandolo di infinite sfumature, ma anche l’amore di chi per l’opera, con passione, lavora e di chi, con passione, ne è spettatore.

Dalle ammalianti atmosfere del Lago dei cigni al sensuale esotismo di Shéhérazade, dalle geometrie dell’eros nel Così fan tutte di Mozart alla tempra del legame coniugale nel Fidelio di Beethoven, dai rocamboleschi sotterfugi nel Barbiere di Siviglia rossiniano all’amore materno della Norma di Bellini e a quello paterno di Rigoletto, dalle trame ordite da Verdi nel Ballo in maschera all’amore “gaio e terribile” dei bohémien di Puccini, capace poi con Tosca e Madama Butterfly di scavare come pochi altri nelle passioni umane, per finire con le diaboliche voluttà dell’Angelo di fuoco di Prokof’ev.
Questo il dettaglio.

Dal 28 settembre al 6 ottobre Gianandrea Noseda dirige orchestra e coro del Regio per l’esecuzione integrale, suddivisa in quattro doppi concerti, delle Sinfonie di Ludwig van Beethoven.
L’inaugurazione della stagione 2011-2012 è per il 14 ottobre e, per la prima volta
nella storia moderna del Regio, con la danza. Il Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo che presenta sei titoli (per un totale di 22 recite).

Si inizia con  Omaggio a Fokin (14-18/10) che racchiude il meglio della produzione del coreografo russo: Danze polovesiane dal Principe Igor di Aleksandr Borodin, Le Spectre de la rose di Carl Maria von Weber, La morte del cigno di Camille Saint-Saëns e Shéhérazade di Nikolaj Rimskij-Korsakov. Seguono due balletti creati da Marius Petipa: La Bayadère (21-25/10) di Ludwig Minkus, mai eseguito al Teatro Regio e Il lago dei cigni (28/10 - 6/11) di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

A dicembre (9-18) Fidelio in un nuovo allestimento firmato dal regista Mario Martone (scene di Sergio Tramonti e costumi di Ursula Patzak), sul podio Gianandrea Noseda, che prosegue così l’ideale omaggio a Beethoven iniziato a settembre con l’esecuzione delle Sinfonie. Tra gli interpreti Ricarda Merbeth, Ian Storey, Lucio Gallo e Franz Hawlata.

A gennaio (10-22)  Tosca, nuovo allestimento con la regia di Jean-Louis Grinda e ancora sul podio Gianandrea Noseda; nel cast Svetla Vassileva, Marcelo Álvarez e Lado Ataneli, che ritorna al Regio dopo il successo di Thaïs. A febbraio (1-12) andrà in scena L’angelo di fuoco di Sergej Prokof’ev in un allestimento memorabile per la regia di David Freeman– mai visto in Italia – che proviene, insieme alla Compagnia di canto, dal teatro Mariinskij. Sul podio uno dei più grandi interpreti del repertorio russo: Valery Gergiev.

Nei mesi di febbraio e marzo si concretizzerà il progetto di costruire “una via italiana”
all’opera di repertorio, intrecciando quattro recenti spettacoli del Regio proposti con nuovi
direttori e nuovi protagonisti: Barbiere di Siviglia, Madama Butterfly, Bohème e Rigoletto.

Il primo titolo è Il barbiere di Siviglia (19-26/2) di Gioachino Rossini con Alessandro Galoppini sul podio e la regia di Vittorio Borrelli; nel cast Antonino Siragusa, Roberto de Candia, Paolo Bordogna, Marina Comparato e Nicola Ulivieri. Seguirà, dal 21 al 28 febbraio, Madama Butterfly di Giacomo Puccini nell’allestimento di grande impatto firmato da Damiano Michieletto con le scene di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti, recenti vincitori del Premio Abbiati della critica italiana. L’interpretazione musicale è affidata a Daniele Rustioni; nel ruolo di Pinkerton e Butterfly ritornano Massimiliano Pisapia e Raffaella Angeletti.

Quindi La bohème in scena a marzo (6- 17) nella storica produzione ideata da Giuseppe Patroni Griffi con scene e costumi di Aldo Terlizzi, spettacolo applauditissimo nella recente tournée in Giappone; protagonisti di questa edizione: Maria Agresta nel ruolo di Mimì e Massimiliano Pisapia in quello di Rodolfo; sl podio Massimo Zanetti. Dal 14 al 20 marzo sarà la volta di Rigoletto di Giuseppe Verdi diretto anch’esso da Daniele Rustioni; l’allestimento è quello appena passato sul palco torinese, nuovi invece i protagonisti: Désirée Rancatore nelle vesti di Gilda, Giovanni Meoni e Piero Pretti rispettivamente Rigoletto e il duca di Mantova.

Così fan tutte è in scena ad aprile (10-22). Lo spettacolo è di Ettore Scola (scene Luciano Ricceri e
costumi Odette Nicoletti); nel cast Carmela Remigio, Laura Polverelli, Marco Nisticò, Edgardo Rocha. A maggio (16-30) torna dopo dieci anni Norma di Vincenzo Bellini nell’allestimento firmato
da Alberto Fassini con le scene e i costumi di William Orlandi. Sul podio Michele Mariotti, nel ruolo della protagonista Norma Fantini, Marco Berti, Giacomo Prestia e Kate Aldrich.

Infine a giugno (19/6 - 1/7) verrà presentato Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi con un
cast internazionale formato da Gregory Kunde, recente protagonista de I Vespri siciliani,
Gabriele Viviani, Oksana Dyka, Marianne Cornetti e Serena Gamberoni. Sul podio un direttore di
grande esperienza nel repertorio verdiano come Renato Palumbo. Lo spettacolo ha la regia di Lorenzo Mariani, le scene di Maurizio Balò e i costumi di Maurizio Millenotti.
Per ulteriori dettagli, anche sugli abbonamenti: www.teatroregio.torino.it