Notevole pubblicazione per la collana “I Meridiani” degli scritti e degli interventi di Luigi Pirandello. Notevole innanzi tutto per il prezzo che certo a 55,00 Euro sconcerta l’aquirente. Tuttavia, una volta preso in mano il volume, il lettore appassionato non può che farsi tentare e cede inevitabilmente, pagando il costo della cultura. Un libro notevole anche per il numero di pagine: 1639. Notevole poi per il curatore che ne scrive anche il saggio introduttivo: Ferdinando Taviani, uno degli studiosi italiani più preparati sul teatro e un saggista delizioso e piacevole nello stile quanto colto e curioso nei contenuti. Ma il tomo è notevole soprattutto nei contenuti, gli scritti non-d’invenzione del grande autore teatrale premio Nobel per la letteratura nel 1934.
Si tratta di articoli comparsi su riviste dell’epoca, sulla stampa periodica italiana e d’oltreoceano, di studi, di saggi, discorsi solenni, prefazioni, interviste. Insomma quello che fu il Pirandello “pubblico”, ufficiale, l’intellettuale, l’autore, il professore, il drammaturgo di successo, il capocomico della Compagnia del Teatro d’Arte. Ci troviamo così il testo del suo discorso rivolto all’Accademia reale di Svezia per il conferimento del Premio Nobel, ma anche le sue considerazioni sul rapporto tra “teatro e cinematografo”, e poi articoli di commento ad opere di D’annunzio, di Fogazzaro, di Zola, opinioni su G.B. Shaw, note su poeti e pittori. Recensioni letterarie, presentazioni di stagioni teatrali, osservazioni sulla politica del tempo, lezioni sulla messa in scena, fanno di questo volume un libro ricchissimo, impaginato con la solita finezza di stampa e su pagine piacevolmente sottili come nell’ormai classico stile della collana “I Meridiani”. Un’occasione per andare al di là dell’autore Pirandello e scoprire anche chi era quell’uomo siciliano diventato famoso in tutto il mondo, ma anche un’occasione per capire com’era l’Italia della prima metà del ‘900, quali idee circolavano, come si parlava e di cosa, quali erano i dibattiti sulla cultura e gli argomenti di convegni e seminari. Un libro utile a capire se poi davvero Pirandello era fascista e se credeva o no nel cinema come forma d’arte. Tanto materiale e tanti motivi per possedere e gustare questo libro, così tanti da motivare il prezzo di copertina e prevalere sull’avarizia del cliente in libreria.
Luigi Pirandello
“Saggi e Interventi”
Ediz. Arnoldo Mondadori -I Meridiani-
Teatro