Teatro

L'Uovo presenta la nuova stagione artistica, tra cui il nuovo show di Covatta

L'Uovo presenta la nuova stagione artistica, tra cui il nuovo show di Covatta

Debutterà il 16 gennaio 2013 ad Offida (AP), presso il Teatro del Serpente Aureo, il nuovo show di Giobbe Covatta, dal titolo "6° (6 gradi)", spettacolo dedicato al delicato tema dell'aumento delle temperature terrestri. Il celebre comico napoletano lo ha presentato ieri mattina durate la conferenza stampa che il Teatro Stabile d'Innovazione L'Uovo Onlus, produttore dello spettacolo e prestigioso organismo teatrale con sede a L’Aquila, ha organizzato presso la Sala Conferenze della Direzione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo per illustrare le proprie attività per la stagione 2012-2013.

Durante la conferenza, moderata da Antonio Massena, Direttore de L'Uovo, è stato anche presentato il nuovo Presidente che è stato chiamato a ricoprire l'incarico lasciato, dopo 16 anni, da Ezio Rainaldi (passato al TSA). Ezio Rainaldi era presente alla conferenza.
Il neo-presidente Rinaldo Tordera si trova ad assumere l'incarico in un anno significativo per L'Uovo, infatti quest'anno ricorrono i 35 anni di attività del celebre teatro. Nel prendere la parola Tordera ha subito sottolineato che uno degli obiettivi dei 5 anni di mandato che l'attendono sarà quello di "ridare un luogo stabile" dove fare spettacoli al teatro L'Uovo, in un periodo in cui i finanziamenti pubblici arrivano con difficoltà e la ricostruzione di L'Aquila stenta a decollare. La necessità di avere un luogo fisico adeguato alle attività di un teatro va, infatti, avanti ormai da quasi 4 anni, da quando cioè il Teatro San Filippo (loro sede legale ed operativa) è stato gravemente danneggiato dal sisma del 2009.

Come ha ricordato l'Assessore alla Cultura del Comune di L'Aquila, Stefania Pezzopane, L'Aquila è "una città in cui i luoghi per divertirsi e fare cultura sono carenti", ma auspica una ricostruzione fatta a norma della cultura (vera anima della città) e della socialità e non solo delle necessarie ricostruzioni economiche e del mattone.

Le ha fatto eco Fabrizio Magani, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo, descrivendo L'Aquila come una città in piena difficoltà, che ha bisogno di occasioni informali e formali che siano anche produttive e che, però, può contare su un'attività culturali importanti come L'Uovo il quale, di recente, si è anche fatta carico degli eventi spettacolari di promozione per il cantiere di restauro della Fortezza Spagnola, uno dei simboli e polmoni del centro cittadino.

Prima di lasciare la parola a Giobbe Covatta per presentare il suo nuovo spettacolo, Antonio Massena ha introdotto le attività che il Teatro Stabile d'Innovazione L'Uovo ha preparato per la stagione 2012-2013 a cominciare dalle consuete attività per i bambini ed i ragazzi, costituite da corsi di teatro, dagli spettacoli teatrali domenicali "A teatro con mamma e papà" (a L'Aquila, Atri, Pineto, Casalbordino e Lanciano) e da quelli per le scolaresche (nelle scuole o a teatro). Tra le nuove produzioni c'è lo spettacolo "I vestiti nuovi dell'imperatore", scritto e diretto da Maria Cristina Giambruno (ispirato ad Andersen) che debutterà il 13 dicembre al Teatro Sperimentale di Ancona e arriverà a L'Aquila il 24 marzo 2013 in chiusura della stagione teatrale nel capoluogo abruzzese.
L'attività teatrale per ragazzi, illustrata dal materiale a stampa, è sintetizzata dal motto "Teatro per essere" ed è rivolta ad "indaga la dimensione ludica dell'immaginifico e dell'emozione per disvelare le ingannevoli dinamiche dell'apparire per riguadagnare la giusta prospettiva dell'essere", con l'obiettivo "di dare forma e anima ad un pubblico nuovo, consapevole e protagonista dell'evento teatrale."
Tra gli altri progetti che stanno portando avanti c'è una co-produzione col Teatro Stabile delle Marche per la realizzazione dell'opera lirica "Don Carlos" di Verdi, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, che proprio questa sera (29 novembre), debutta al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo.
Da segnalare anche un progetto didattico sulla I Guerra Mondiale (di cui a breve ricorrerà il centenario) rivolto agli studenti delle scuole superiori realizzato con l'Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell'Italia Contemporanea, il 33° Rgt. Acqui e la Società Aquilana di Studi Storico Strategici.

Infine, Giobbe Covatta, ironico, simpatico e disponibile, ha presentato così il suo nuovo show, "6° (6 gradi)":

" Almeno in questi ultimi 10 anni ho fatto sempre spettacoli relativi al nostro pianeta, poi, gira che ti rigira, che siano persone, che sia l'ambiente, che siano diritti, ... insomma è un pianeta che mi piace e mi ci trovo bene. E allora mi piacerebbe che ci si trovasse bene anche mia figlia e mia nipote e così via. E perché questo possa accadere, il mio microscopico contributo è anche questo spettacolo che parla appunto dell'ipotesi di aumento della temperatura che, più che un'ipotesi, è un dato di fatto: la temperatura del nostro pianeta sta aumentando inesorabilmente. 6 gradi è il termine ultimo, nel senso che se da 14,8°, come è stato per 700 mila anni, la temperatura del nostro pianeta dovesse aumentare e arrivare a 21°, allora veramente si arriverebbe all'estinzione totale degli uomini e di tutte le altre bestie che frequentano questo pianeta, oltre che di gran parte della vegetazione.
Noi siamo abituati (noi siamo un po' antropocentrici!) a pensare che con l'estinzione dell'uomo poi finisce il pianeta. E' vero che con l'estinzione dell'uomo probabilmente il pianeta si libera del virus e va avanti molto più allegramente di quanto non sia andato avanti fino ad adesso, però mi dispiacerebbe perdere questa razza interessante come la razza umana in un'estinzione totale! "

Lo spettacolo è un percorso grado per grado di quello che dicono i modelli scientifici ("Sono modelli ovviamente - dice Covatta - e non avremo mai la prova del fatto che possano essere veri fino in fondo... ma non avremo mai la prova neanche del contrario, quindi li teniamo così come sono!"), mostrando quello che succede all'aumento di ogni grado.
Covatta, vero e proprio paladino comico-ironico dell'ambientale, continua la sua presentazione così:

" Mi diverte pensare il finale dello spettacolo. [...] C'è un extraterrestre che guarda il pianeta e parlando con la moglie dice: "Sto guardando il pianeta dei famosi: non è sopravvissuto nessuno". E lo fa scoppiare...
Come a dire: siamo un esperimento probabilmente fallito dal punto di vista scientifico, nel senso che c'è stata data un'opportunità, l'abbiamo utilizzata abbastanza bene finché abbiamo potuto, poi, non so che tipo di gene o che cosa è successo al nostro DNA; insomma: ci è entrato qualche cosa di totalmente autodistruttivo e temo che tutto questo poi porti da qualche parte non piacevolissima. [...] Tutto questo detto così probabilmente ha un sapore drammatico, terribile (e forse ce l'ha anche come sapore!), ma come in tutti i miei spettacoli l'intenzione è quella di divertire il prossimo mio come me stesso e di cercare di far passare un paio d'ore gradevoli a chi viene a vedere questo show. "

Lo spettacolo è ambientato nel 2112 e il personaggio, interpretato dallo stesso Covatta, racconta gli eventi che si sono svolti nell'arco di 100 anni, cioè a partire dal 2012.

6° (6 gradi)”, di e con Giobbe Covatta (con la partecipazione di Mario Porfito e Ugo Gangheri), regia di Giobbe Covatta e Paola Catella, arriverà in tournée a L’Aquila il 14 febbraio 2013, ospite della stagione del Teatro Stabile d’Abruzzo, presso l’Auditorium “Generale Florio” della Guardia di Finanza.