Teatro

A Macerata e Ancona la Scuola di Visioni del Contemporaneo "abita" le città

A Macerata e Ancona la Scuola di Visioni del Contemporaneo "abita" le città

Iniziata lo scorso gennaio si conclude in questi giorni (13 e 16 giugno) a Macerata ed Ancona la Scuola di Visioni del contemporaneo, finanziata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Marche su un progetto dell’Associazione Compagnia Sineglossa in collaborazione con Teatro Rebis, con il sostegno di Confindustria Giovani – Ancona e di GGF Group e la partnership di Comune di Ancona, Comune di Fermo, Comune di Macerata, Università degli Studi di Macerata e AMAT.

La Scuola di Visioni si è svolta nelle città dei Comuni coinvolti come percorso formativo sui linguaggi del contemporaneo, un laboratorio per ragazzi dai 18 ai 29 anni ideato e condotto da 6 artisti che hanno incrociano le proprie competenze - teatro, paesaggio sonoro, scrittura, fotografia, arte pubblica, performance - per stimolare i partecipanti verso una nuova pratica creativa.

Gli eventi conclusivi avranno luogo il 13 giugno a Macerata per tutto il giorno presso il Mercato Ortofrutticolo di via Armaroli e il 16 giungo ad Ancona a partire dall’ Ex Mattatoio in via Valle Miano 5 dalle ore 18 alle ore 21. Una modalità di ascolto e trasformazione dei luoghi meno battuti delle città da parte di una trentina di ragazzi tra i 18 e i 29 anni, gli sguardi che dovrebbero ridisegnare il mondo a partire dal proprio vissuto. Ad Ancona si è scelto di abitare, a partire dalla Casa delle Culture e dall’area dell’ex mattatoio, l’intero quartiere di Valle Miano, spazio interstiziale tra il centro e la periferia, poco abitato e poco frequentato, se non da chi passa per usufruire dei servizi che ingloba, come le palestre, il bingo o il supermercato. A Macerata, invece, la scommessa sarà far vivere in modo inaspettato il mercato ortofrutticolo, luogo ricco di storia locale e popolare, che però è ormai frequentato da sempre meno persone.

I ragazzi hanno intersecato e fatto dialogare le cinque discipline artistiche (performance, arte pubblica, scrittura, paesaggio sonoro e fotografia) che hanno frequentato durante il corso, coordinati da Federico Bomba, direttore artistico di Sineglossa e ideatore del progetto in collaborazione con Andrea Fazzini del Teatro Rebis e stimolati da Luca Luzi (fotografo), Sabrina Maggiori (storica dell’arte), Stefano Sasso (paesaggista sonoro) e Alessia Tripaldi (scrittrice), artisti marchigiani che hanno accettato la sfida di progettare e realizzare un percorso teorico e pratico con i ragazzi, ciascuno a partire dalle proprie competenze, in una modalità di scambio orizzontale. L’inedita strutturazione del corso ha permesso a ciascun partecipante di elaborare un progetto autoriale personale, a partire dagli stimoli proposti durante le lezioni. L’obiettivo della Scuola non è stato quello di formare degli artisti, ma di rendere ciascuno in grado di sviluppare un’idea e di poterla mettere in pratica attraverso l’utilizzo di linguaggi eterogenei. Il filo rosso delle azioni performative e istallative che verranno presentate è stato il rapporto tra privato e pubblico, a partire dall’osservazione che la propria identità si costruisce e si raffina solo a partire dalla condivisione del proprio agire in una sfera più ampia, nel confronto critico con la comunità e i luoghi.

Per info: info@visionidelcontemporaneo.com, 3278223436, www.visionidelcontemporaneo.com, fb: scuola del contemporaneo.