"MAR DEL PLATA" di Claudio Fava, prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori vince il Premio Persefone 2016 come "migliore spettacolo di autore contemporaneo".
Mercoledì 21 settembre nella prestigiosa cornice del teatro Sala Umberto di Roma ha avuto luogo il "Premio Persefone", promosso dall'Isola Trovata con la direzione artistica di Francesco Bellomo: la giuria è stata presieduta da Maurizio Costanzo. La manifestazione, giunta quest'anno alla sua XV Edizione, si propone quale contenitore di pregio in grado di accogliere le migliori risorse culturali del territorio.
Il premio al "miglior spettacolo di autore contemporaneo" è stato assegnato a Mar del Plata di Claudio Fava co-prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori. Il "Premio Persefone" affonda le proprie radici nella cultura classica per farsi promotore e sostenitore del teatro in tutte le sue forme, premiando quegli artisti che, per la loro indiscutibile qualità e notorietà, derivante dalla partecipazione televisiva e cinematografica, consentono di promuovere in maniera più efficace la cultura teatrale.
Mar del Plata è un appassionante e struggente testo teatrale dello sceneggiatore dei "Cento Passi", Claudio Fava che racconta una storia vera, quella della squadra La Plata Rugby, un gruppo di ragazzi che alla fine degli anni '70, nell'Argentina della dittatura dei militari, venne decimato dalla ferocia degli emissari di Videla ma che rimase in campo a giocare fino alla fine del campionato:17 giocatori uccisi dal regime senza nessuna pietà, 17 ragazzi innamorati della libertà più della loro stessa vita.
L'Argentina del 1978 non era solo la terra di Mario Kempes e dei Mondiali di calcio, era anche il Paese della dittatura dei generali e di Jorge Videla. E dei desaparecidos. Raul Barandiaran, con la palla, l'unico sopravvissuto a quella tragedia, e Otilio Pascua, il primo assassinato. Raul Barandiaran ancora oggi è il testimone vivente della squadra che decise di correre contro la violenza e l'oppressione, tenendo stretta al petto la palla ovale, a perenne testimonianza di questo nobile sport nel quale "una volta sceso in campo non puoi fuggire o nasconderti, devi batterti con coraggio, lealtà e altruismo". Raul Barandiaran, il sopravvissuto e lo scrittore racconta al mondo perché i suoi 17 compagni di squadra non ci sono più, racconta perché essere militanti del variopinto mondo della sinistra argentina, in quegli anni, era un peccato mortale.
Interpretato nei ruoli principali da Claudio Casadio, Giovanni Anzaldo e Fabio Bussotti, per la regia di Giuseppe Marini, lo spettacolo, che ha debuttato al Teatro Piccolo Eliseo di Roma nel novembre 2015, è ora in procinto di partire per una nuova e prestigiosa tournée che toccherà anche il Teatro Masini di Faenza (dal 6 all'8 febbraio 2017) e il Teatro Diego Fabbri di Forlì (dal 9 al 12 febbraio 2017).