"Il mondo che abbiamo": a 20 anni dal G8 di Genova, una riflessione tra passato e futuro con testi internazionali in prima assoluta.
Sabato 9 ottobre 2021 arriva una vera maratona teatrale, destinata ad entrare nella storia dello spettacolo italiano: l’ha organizzata il Teatro Nazionale di Genova per aprire la stagione 2021/2022 e festeggiare i suoi 70 anni di vita. L’evento si intitola Il mondo che abbiamo e comprende nove spettacoli: sono oltre 10 ore di recitazione, con spola tra due diversi teatri situati da un capo all’altro della città. Si comincia alle 14 e si finisce dopo l’1 di notte, con una pausa per spostarsi da una location all’altra.
Si tratta di spettacoli inediti, commissionati appositamente dal TN Genova ad altrettanti drammaturghi di livello internazionale nell’ambito del G8 Project: e cioè il calendario di eventi e manifestazioni organizzato in occasione dei 20 dal G8 di Genova e fortemente voluto da Davide Livermore, il direttore del TN Genova.
Il numero di spettacoli non è casuale: ogni autore proviene infatti da una delle nazioni “grandi” che parteciparono al G8 genovese. Quindi ci sono Germania, Francia, Canada, Italia, Regno Unito, Giappone, Usa, Russia, più un autore in rappresentanza dell’Unione Europea. Gli spettacoli andranno in scena al Teatro Ivo Chiesa/Corte, nella zona di Genova Brignole, e al teatro Gustavo Modena, nel quartiere di Sampierdarena. A curare il progetto è stato il dramaturg Andrea Porcheddu.
Partire dal G8 per guardare al futuro
“L’input rivolto agli artisti – spiega Livermore - è stato non tanto quello di ripensare i fatti accaduti nel 2001, quanto piuttosto di cogliere l’occasione per ragionare sui primi venti anni di questo nuovo secolo: guardare in prospettiva al passato recente, investigare la storia individuale e collettiva, ma anche porre un’ipotesi di futuro, di sviluppo, di modelli praticabili, con uno sguardo propositivo anche per le nuove generazioni. A dare vita a queste opere inedite, tradotte in italiano, saranno oltre 40 attori, selezionati tramite provino per l’iniziativa”.
Al mattino, con inizio alle 10, al teatro Ivo Chiesa la maratona sarà simbolicamente preceduta da un incontro internazionale intitolato “Culture 2030: il mondo che abbiamo / il mondo che avremo”, con il patrocinio del Parlamento Europeo.
Si comincia alle 14 al teatro Ivo Chiesa con Change le monde, trouve la guerre di Fabrice Murgia, regia Thea Dellavalle; Our heart learns di Guillermo Verdecchia, regia Mercedes Martini; Transcendance di Sabrina Mahfouz, regia Serena Sinigaglia; Sherpa di Roland Schimmelpfennig, regia di Giorgina Pi.
Al Teatro Gustavo Modena alle 20 inizia la seconda parte. Dati sensibili: new constructive ethics di Ivan Vyrypaev, regia Teodoro Bonci del Bene; In situ testo e regia di Nathalie Fillon; Il vigneto di Toshiro Suzue, regia Thaiz Bozano; Basta! di Wendy MacLeod, regia Kiara Pipino; Genova 21 testo e regia Fausto Paravidino. Gli spettacoli saranno successivamente in programma dal 10 al 27 ottobre al Teatro Ivo Chiesa e al Teatro Gustavo Modena.
Nelle stesse date degli spettacoli, nei Foyer dei teatri sarà di nuovo disponibile per il pubblico Fare luce, installazione di memoria ideata da Davide Livermore e già proposta a luglio come prima tappa del G8 Project: una mostra interattiva per raccontare i nudi fatti del G8.
L’ultimo appuntamento del G8 Project sarà Quel che resta del fuoco, in scena dal 28 al 30 ottobre alla Sala Mercato: diretto dalla regista Elena Dragonetti, lo spettacolo - che vede sul palco insieme agli attori professionisti un gruppo di studenti delle scuole superiori - mette a confronto i sogni dei ragazzi di oggi con quelli della generazione del G8 di Genova.
Nove spettacoli al debutto, le note di regia
Sherpa, con Fabrizio Contri, Carolina Ellero, Cristina Parku, Aurora Peres, Gabriele Portoghese. Sherpa è una tragedia che racconta una guerra persa: siamo incagliati sul campo di battaglia dal 2001 del G8. Siamo nella lussuosa nave da crociera in cui alloggiavano i rappresentanti del G8 e contemporaneamente nel centro di Genova, con le zone rosse e gli scontri in piazza. "A Genova nel 2001 non c’era alcuno sherpa per aiutarci a scalare quel vertice. L’ impotenza che proviamo oggi è la stessa”.
Our Heart Learns, con Rita Castaldo, Alberto Giusta, Silvia Napoletano, Martina Sammarco, Matteo Sintucci. Alba e Michael si incontrano in un’università canadese. Insieme imparano a condividere dibattiti su grandi temi sociali, ambientali e politici. Sino a che la partecipazione al G8 genovese cambierà per sempre le loro vite.
Genova 21, con Iris Fusetti, Matteo Manzitti, Barbara Moselli, Fausto Paravidino, Enrico Pittaluga. Chi siamo e cosa siamo diventati in relazione a quell’idea di società che ci sembrava di stare costruendo venti anni fa e di cui oggi sentiamo nostalgia? Lo spettacolo sarà una specie di diario del presente in forma teatrale.
In Situ, con Graziano Piazza, Viola Graziosi, Odja Llorca, Fabrizio Costella. In un teatro in preda a venti e forze marine sbarca Cristoforo Colombo. Nello stesso luogo Sandra, attrice sulla cinquantina preda di insicurezze e scoppi d’ira. Colombo che aveva predetto la fine del mondo al 1642 posa uno sguardo stupito sul nostro mondo. Ma se la fine del mondo non ha avuto luogo, esiste un altro mondo?
Dati sensibili: New Constructive Ethics, con Teodoro Bonci del Bene. Hai mai immaginato di avere un grosso pulsante che può cancellare dalla faccia del pianeta tutte le persone che lo rovinano? Premeresti quel pulsante? Lo spettacolo si interroga sulle possibilità di una nuova etica, perché non sopravviveremo ognuno per sé.
Transcendance, con Lucia Limonta, Edoardo Roti. Punteggiato dagli eventi che hanno cambiato la nostra società, dal G8 di Genova alla pandemia, Transcendance è un viaggio simbolico nei sentimenti dell’Europa dal 2001 a oggi. Il mondo è un tale casino. Non abbiamo fatto niente per fare andare meglio le cose.
Change le monde, trouve la guerre, con Irene Petris, Emanuele Righi, Alice Torriani. Cosa si fa di fronte a un trauma collettivo? Si rimuove, si dimentica per andare avanti. Ma se il trauma è concreto, individuale, diventa parte di te. Una donna torna a Genova dopo vent’anni, porta con sé un hard disk e una ferita ancora aperta.
Il vigneto, con Francesca Santamaria Amato, Melania Genna, Irene Villa, Lisa Lendaro. Quattro donne e un vigneto sono al centro del dramma. Tra la schiacciante oppressione delle vecchie e nuove disuguaglianze che affliggono le nostre società, le protagoniste riusciranno a vedere maturare i propri sogni?
Basta!, con Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Marisa Grimaldo, Davide Mancini, Alessandro Pizzuto, Roberto Serpi. Una commedia graffiante che fa leva sull’assurdo e il politicamente scorretto per farci riflettere su fatti realmente accaduti durante il G8. Si ride, ci si sorprende a ridere, ci si pente di ridere e infine si riflette.