Teatro

Matera, il Teatro Duni chiude i battenti all'alba di Matera 2019

Matera, il Teatro Duni chiude i battenti all'alba di Matera 2019

Matera è stata nominata Capitale Europea della Cultura 2019, ma questo non ha impedito che il Cine Teatro "Duni", l'unico della città, chiudesse i battenti dopo settant'anni di onorata carriera.

Chiuso fino a data da destinarsi... forse. Matera -  capitale europea della cultura 2019 -  non ha più un teatro. La proprietà del "Duni", storica ed unica sala cittadina, ha alzato bandiera bianca: il teatro è stato chiuso al pubblico a causa della gestione troppo onerosa e per la mancanza di fondi necessari a rendere agibile a norma di legge la struttura. Il teatro, intitolato al compositore materano del XVIII secolo, Egidio Romualdo Duni, per settant'anni è stata l'unica sala teatrale di Matera. Una storia che ebbe inizio dalla voglia di alcuni cittadini di offrire alla città un luogo di cultura e svago, dopo il periodo buio della seconda guerra mondiale.

Sul futuro della struttura abbiamo interpellato Antonio Padula, direttore artistico del Duni: «Per mettere a norma il teatro sono necessari 4 o 5 milioni di euro, una cifra esorbitante per le nostre casse - dichiara Padula - e se per settant'anni la nostra famiglia ha provveduto a finanziare la manutenzione, purtroppo le norme che disciplinano l'agibilità dello stabile impongono investimenti economici che un privato, da solo, non può sostenere».

L'opinione pubblica materana segue con apprensione la vicenda, che è stata anche argomento di discussione durante l'ultima campagna elettorale per le comunali. Ai candidati è stato chiesto di prendere un serio impegno per risolvere la questione. Ora, all'indomani della proclamazione al soglio comunale, sia l'amministrazione cittadina sia la società civile ha una bella "gatta da pelare" in vista di Matera 2019. Pensare di rappresentare l'Italia nella più importante manifestazione europea dedicata alla cultura, senza il più importante contenitore culturale della città, non è un bel biglietto da visita, quantomeno a livello morale.

Tra le proposte avanzate per sopperire alla mancanza del Duni, la realizzazione di un nuovo teatro. Questa soluzione, però, provoca non pochi mal di pancia. «C'è chi ha proposto di realizzare un nuovo teatro, noi proponiamo una public company e una gestione che veda pubblico e privato collaborare insieme per salvare un pezzo di storia della città - dice Antonio Padula, che afferma -  il nostro è un teatro privato, ma ha sempre svolto una funzione di pubblica utilità, perché ha sopperito ad un servizio che, in assenza di privati, la città non avrebbe avuto».

La questione resta aperta; Matera 2019 potrebbe decidere, nel bene o nel male, il destino del teatro. La politica e la cittadinanza sono a un bivio: investire i fondi europei per mettere a norma il Duni, e continuare la gloriosa storia dell'unica sala teatrale cittadina, o costruire un nuovo teatro?