Teatro

Michele Placido in 'Deja Vu' nel centenario del terremoto nella Marsica

Michele Placido in 'Deja Vu' nel centenario del terremoto nella Marsica

L'attore e regista, il cui ultimo film "La scelta" è da poche settimane nelle sale, salirà sul palcoscenico per "Deja vu" ad Avezzano (AQ) il prossimo 3 maggio.

Michele Placido sarà protagonista, il prossimo 3 maggio, alle ore 18:00, di “Deja Vu”, spettacolo ideato e realizzato dall’associazione culturale “Arteficio” per ricordare il centenario del terremoto nella Marsica (area dell'entroterra abruzzese).

L'evento, previsto presso il Teatro dei Marsi di Avezzano (AQ), vedrà in scena circa 80 professionisti del territorio, accompagnati dagli interventi musicali dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta dal M° Marco Moresco e con la regia di Zenone Benedetto. Il tutto sarà arricchito da interventi di attori e giochi di luce, che contribuiranno a sottolineare i punti cruciali di un racconto basato su una storia realmente accaduta ai primi del ‘900. Lo spettacolo è, infatti, liberamente ispirato al libro “Il tenente dimenticato” dello scrittore marsicano Mario Cantoresi.

"Lo spettacolo - racconta il direttore artistico del'Ass. cult. "Arteficio" Emilia Di Pasquale - prende spunto dalla storia del Tenente Filippo Cavasinni, un uomo realmente vissuto, di cui Cantoresi, attraverso una lunga ricerca durata diversi anni, è riuscito a ricostruire alcuni spezzoni di vita. Filippo è solo un bambino quando perde il suo migliore amico a causa della tisi che a cavallo del secolo colpì il territorio Marsicano. Divenuto ragazzo si trasferisce a Roma dove conosce e sposa, nel 1911, Zenaide. Tornato con lei nella cittadina celanese, vive una breve ma intensa storia d'amore che vede i due allontanarsi a causa della chiamata alle armi di Filippo, già divenuto Tenente. La donna, proveniente da una buona famiglia, ormai sola e lontana dalla sua Roma, si trova ad affrontare la prova più dura della sua vita: il terremoto che colpì la Marsica il 13 gennaio 1915.
A questo punto lo spettacolo si congeda dall'aderenza al libro con una meravigliosa lettera (fonte storica realmente esistente) che Zenaide riuscì dopo giorni e giorni a inviare al suo amato. La forza di quelle parole sta nelle rassicurazioni che la donna fa al suo amato, nonostante il cataclisma che causò circa 33.000 vittime.
A seguire vi è una rievocazione in termini teatrali di quella tremenda giornata lasciando concludere lo spettacolo da Filippo con un monologo nel quale viene espressa la morale di tutto lo spettacolo: il terremoto è la perdita del lavoro, o di una persona cara, è tutto ciò che distrugge e ti lascia da un momento all'altro privo di tutto. Attingere alla condivisione di un dramma personale è la chiave che può aprire le porte alla risoluzione e dunque alla ricostruzione, nella collettività, di ciò che non tornerà più.
Tutto lo spettacolo è incentrato sulla figura di Filippo che rivede davanti ai suoi occhi, come fossero déjà vu, pezzi della sua vita, in un gioco temporale, dove coesistono passato, presente e futuro
."

Ad affincare Placido, ci saranno la giovane promessa abruzzese Eliana De Marinis, nel ruolo di Zenaide, e varie comparse nelle vesti di rappresentanti del popolo marsicano dei primi del '900.

Le ragazze e i ragazzi della corale Nisea di Teramo eseguiranno, in chiusura dello spettacolo, “Post Scriptum”, della compositrice marsicana Emilia Di Pasquale. Il brano, per voce recitante, coro di voci bianche ed orchestra, è stato composto per l’occasione del centenario del terremoto nella Marsica e questa sarà la prima esecuzione assoluta. Il testo sarà interpretato da Placido. Durante lo spettacolo verranno eseguiti anche altri due brani della compositrice, “Labirintus” (per orchestra d’archi, flauto e percussioni) e “Requiem” (per orchestra d’archi, soprano e violino solista). Il soprano sarà la cantante originaria di Chieti Ilaria Micarelli.

il coro di voci bianche Nisea diretto dal M° Claudia Morelli è quello che si vede nel film "La scelta" (nelle scene con Ambra Angiolini), da un mese nelle sale, che Michele Placido, regista, attore e co-sceneggiatore ha tratto liberamente dal testo di Luigi Pirandello del 1919 “L’Innesto”.