Al Piccolo Teatro di Milano va in scena la riedizione della Medea di Ronconi con Franco Branciaroli.
Arriva anche al Piccolo Teatro di Milano il riallestimento della Medea di Ronconi, spettacolo andato in scena per la prima volta nel 1996. La coproduzione CTB Centro Teatrale Bresciano - Teatro de Gli Incamminati – Piccolo Teatro di Milano rende possibile il grande ritorno di quest’opera, lasciando nelle mani di Daniele Salvo il delicato compito di riprendere la regia di Luca Ronconi. Come nel 1996 Franco Branciaroli interpreta Medea.
Un riallestimento: da Ronconi a Daniele Salvo
Lo spettacolo (QUI le date) è un riallestimento filologico di quello diretto da Luca Ronconi nel 1996. Ne eredita la regia Daniele Salvo, che ha lavorato per molti anni a fianco del maestro, fino ad acquisire una propria maturità artistica che lo ha portato ad allestire spettacoli al Globe Theatre di Roma e poi a Siracusa. Lavora cercando di legare una scelta estetica a un corpo fisico, ancorando il suono a una fisicità che lo giustifichi e si faccia portatrice di senso. Insieme a Franco Branciaroli e a tutti gli attori del cast ha lavorato a Medea cercando di ripercorrere una strada già aperta da Ronconi.Un approccio complesso: da Euripide al 2018
Medea è un’opera complessa da affrontare nella nostra epoca, perché da un lato non è sormontabile l’abisso temporale che intercorre tra il nostro presente e la tragedia di Euripide; dall’altro le stratificazioni letterarie che si sono depositate sul testo rendono difficile l’accesso alla vita e alla cultura che lo hanno generato. Per questo motivo Ronconi ha evitato fin da subito di scegliere una lettura univoca dell’opera intorno a cui sviluppare il progetto di regia.Il tentativo prima di Ronconi, adesso di Daniele Salvo e degli interpreti di questa nuova edizione è quello di interrogare il testo perché riveli il percorso compositivo dell’opera, in modo da ricostruire, per quanto possibile, ciò che ha ispirato Euripide nella stesura dell’opera. Si cerca l’immersione nel testo che permetta al pubblico di sfiorare il senso del rituale tragico a cui assistevano i greci nel V secolo a.C.
Franco Branciaroli in Medea
La scelta stessa di far interpretare Medea da Franco Branciaroli deriva da ciò che è questo personaggio tragico all’interno dell’opera: un essere al di là dell’umano, che a detta dell’autore annovera il Sole tra i suoi avi; colei che osa compiere il passaggio dalla sua civiltà legata a valori che non era possibile tradire a una in cui il profitto è l’unico valore socialmente riconosciuto. L’omicidio dei suoi figli è il prezzo da pagare, il sacrificio richiesto da questo cambiamento epocale.
Per info e dettagli leggi la Scheda dello spettacolo