Teatro

I Miserabili sono a Brescia con Branciaroli

I Miserabili
I Miserabili © Simone Di Luca

Il capolavoro di Victor Hugo diretto da Franco Però con Franco Branciaroli nel ruolo di Jean Valjean

Dopo la prima nazionale al Teatro Mercadante di Napoli debuttano a Brescia ”I Miserabili” di Victor Hugo nella riduzione teatrale firmata da Luca Doninelli per la nuova coproduzione tra CTB Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro de gli Incamminati, in scena al Teatro Sociale dall’8 al 20 maggio.

Jean Valjean, uno strano santo

Franco Branciaroli interpreta Jean Valjean, un personaggio che l’attore definisce “Uno strano santo, una figura angelico-faustiana, il ritratto di un’umanità che forse deve ancora venire”.
Al suo fianco recitano tra gli altri: Francesco Migliaccio (Javert), Federica De Benedittis (Cosette), Filippo Borghi (Marius) ed Ester Galazzi (Fantine).

Il crescente interesse del pubblico nei confronti di spettacoli tratti da testi di narrativa e l’attuale situazione che si sta vivendo nel mondo occidentale, in cui si assiste all’ampliarsi della forbice fra i ‘molto ricchi’ e i ‘molto poveri’ hanno spinto il regista Franco Però ad affrontare questo testo. Un imponente affresco nel quale sono ritratti sia coloro che fanno parte della società, sia coloro che vivono ai margini, riassunti nella figura di Valjean, sia santo che galeotto.




Tra storia ed attualità

Forse non è una coincidenza che I Miserabili, nel quale risuonano echi rivoluzionari, venga portato sulle scene proprio a cinquant’anni esatti da quel 1968 che fu uno spartiacque del secolo scorso. È infatti lo stesso Franco Però a sottolineare come molte frasi di Hugo stupiscano ed impressionino per le sue assonanze con l’attualità, per la capacità di affrontare temi diversissimi.

La scenografia, firmata da Domenico Franchi, è dominata da tre elementi che sembrano una rivisitazione degli antichi periaktoi, che si muovono sempre, offrendo la possibilità di continui mutamenti di scena e di sfondo: un rimando all’immagine dei libri di cui gli attori aprono e sfogliano pagine diverse, attraversando il grande romanzo di Hugo e il suo mondo. Basso e alto, tragico e mutevole.