Teatro

Modena: nuova stagione Teatro delle Passioni

Modena: nuova stagione Teatro delle Passioni

E’ stato presentato il cartellone della stagione 2009/2010 del Teatro delle Passioni. Tredici i titoli in programma, quattro dei quali prodotti da Ert. Tra i protagonisti il regista Claudio Longhi, che insieme al critico modenese Roberto Barbolini, renderà omaggio alla figura di Antonio Delfini, ma anche Oscar De Summa, Stefano Massini, Michela Lucenti, Massimo Castri, Stefano De Luca, Iaia Forte e Sandro Lombardi. “Siamo giunti all’undicesima stagione – spiega il direttore di Ert, Pietro Valenti – Inizialmente la struttura doveva essere soltanto un esperimento della durata di due anni. E, invece, si è consolidata, ottenendo, col passare del tempo, un successo di pubblico notevole”. Il cartellone 2009/2010 punta, come di consueto, alla scoperta della drammaturgia contemporanea, con un sguardo particolare rivolto alle giovani compagnie teatrali. Il primo spettacolo non andrà in scena nel teatro di via Sigonio, bensì nella suggestiva Rocca di Vignola, durante il Vie Festival, dal 10 al 22 ottobre. “Eremos”, questo il titolo della pièce, è frutto del lavoro biennale del regista Theodoros Therzopoulos e dell’attore Paolo Musìo, entrambi impegnati in un percorso di approfondimento degli scritti del filosofo ebreo Carlo Michelstaedter. Dal 10 al 22 novembre ci sarà il debutto, in prima assoluta, di “Io parlo ai perduti. Le vite immaginarie di Antonio Delfini”, progetto teatrale voluto da Ert in collaborazione con lo scrittore e critico modenese Roberto Barbolini. “E’ un onore, ma anche un dovere, dedicare uno spettacolo a questo nostro grande autore” – commenta Barbolini – La regia è affidata a Claudio Longhi e saremo in scena dal 14 al 22 novembre”. Un ritorno importante a Modena è quello di Oscar De Summa e del suo “Amleto a pranzo e a cena”, che ha convinto critica e pubblico durante la scorsa stagione. Creato per il progetto Teatro Errante, lo spettacolo sarà riproposto dal 9 al 24 gennaio sul palco delle Passioni. Dal 4 al 7 febbraio, invece, sarà la volta di “Frankenstein. Ossia il Prometeo incatenato”, ultima fatica di Stefano Massini, uno dei nomi più importanti della nuova drammaturgia contemporanea. Ancora Longhi a firmare la regia di un altro progetto, stavolta dedicato a Bernard-Marie Koltès, le cui opere, finora, non sono mai state rappresentate in città. Il suo “Nella solitudine dei campi di cotone” andrà in scena dall’11 al 13 febbraio. Appuntamento fisso con Michela Lucenti, artista da tempo legata a Modena e in grado di offrire performance di grande spessore. Insieme al suo Balletto Civile, Lucenti proporrà “Animali Vivi” in tre repliche, e “Ama la tua scimmia”, in prima assoluta (19 e 20 febbraio). Ancora la danza protagonista con la prima nazionale di “Le Cri” della compagnia francese Nacera Belaza, dal 27 febbraio al 1 marzo. Dopo “Buffoni armati (Clowns)” di Leonardo Captano e Nicola Rignanese (in anteprima dal 4 al 6 marzo), il cartellone offre un’altra produzione Ert: il beckettiano “Finale di Partita” (fino al 18 aprile) rivisitato da Massimo Castri e interpretato, tra gli altri, dall’attore modenese Vittorio Franceschini. Il 20 aprile omaggio alla figura di Charles Darwin con “Darwin…tra le nuvole”, nell’anno del bicentenario della sua nascita. La stagione delle Passioni si chiude con “Erodiade-Erodias” con Iaia Forte e Sandro Lombardi (23-25 aprile) e con “Motel” del Gruppo Nanou (7 e 8 maggio). “Il costo dei biglietti è lo stesso dello scorso anno – precisa Maria Merelli, presidente Ert – ma non ci sarà più un’unica biglietteria. Lo spazio di via Scudari è risultato insufficiente. Ciascun teatro avrà il proprio punto vendita”. Ma i problemi che riguardano i teatri modenesi sono ben altri, come sottolinea Valenti: “Occorre recuperare e riqualificare l’area dell’ex Amcm. Servono nuovi strumenti e, soprattutto, una sala adeguata per la produzione di spettacoli.”. Il direttore punta all'ingrandimento del Teatro delle Passioni, “dai 120 posti attuali a 380, in modo da poter ospitare spettacoli anche per due settimane, cosa importante per la costruzione di un pubblico e per aumentare gli incassi”. Anche l’assessore alla cultura Roberto Alperoli ha parlato della carenza di spazi: “Punteremo ad aiutare i giovani artisti e ad un maggior coinvolgimento delle periferie. In città ci sono tanti spazi che non vengono utilizzati, soprattutto nei quartieri mentre, per le produzioni professionali, le strutture scarseggiano”.