Quattro spettacoli in doppia recita, alle ore 10,30 (per le scuole superiori) e alle ore 21,00 e un cartellone all’insegna della tradizione, con Molière, Goldoni, Euripide e Shakespeare, ma con sorprendenti rivisitazioni: questa è la stagione teatrale di Atessa, promossa dall’ATAM in collaborazione con il Comune della cittadina in provincia di Chieti, che si terrà presso il Teatro Comunale "Antonio di Iorio".
Il sipario si aprirà il 31 gennaio su un classico di Molière; infatti "Sgaranello e il cornuto immaginario" verrà allestito nel riadattamento prodotto da I Guardiani dell’oca e dal Florian Teatro Stabile di Innovazione. Guglielmo Ferraiola e Zenone Benedetto hanno realizzato una rielaborazione della commedia dell’autore francese e l’hanno intitolata "Molière, ovvero Sganarello il cornuto immaginario". Accanto ad Anna Paola Vellaccio in scena ci saranno Zenone Benedetto, Massimo Vellaccio, Anna Umberto Marchesani, Massimo Paolucci, Tiziano Feola, Irida Mero e Eliana De Marinis. Come in molte altre opere dell'autore, la storia ha per protagonista un servo e come tema l'amore e la gelosia che questo sentimento provoca negli innamorati. Su questo filo narrativo si innestano altri spunti tratti da altre celebri commedie, pensate e scritte dal commediografo francese sullo sfondo della più ampia disamina delle illusioni.
Il 15 febbraio sarà la volta de "La Locandiera" di Carlo Goldoni con un cast che riunisce il nucleo artistico della compagnia del Florian Teatro Stabile di Innovazione, per la regia di Giulia Basel. Flavia Valoppi è Mirandolina, esuberante, complessa, affascinante protagonista di questa commedia intramontabile, modello di donna libera che si è costruita una vita agiata e tranquilla basandosi sulle proprie forze. Il lavoro ripropone il testo pressocché integralmente e punta soprattutto sulla bellezza della parola recitata e sul rapporto diretto tra attori e pubblico, per ridare spazio e peso ad una drammaturgia che sottolinea la vitalità e l’ingegno di un grande uomo di teatro quale era Goldoni.
Ancora atmosfere “classiche” il 14 marzo, con "La notte di Medea", da Euripide; protagonista Elisabetta Ferniano, regia di Danilo Proia. La Ferniano propone una durissima “rivisitazione” del mito, partendo dalle notizie di cronaca che riferiscono l’orrendo crimine di donne che sono anche madri. E lo fa con la pietà e lo sgomento che tali gesti suscitano.
L'ultimo appuntamento della stagione , il 02 aprile, sarà con la più nota storia d’amore di tutti i tempi, "Romeo e Giulietta" di Shakespeare, uno spettacolo dal forte impatto emotivo e dalla struggente poesia , diretto da Tonio De Nitto, con Lea Barletti, Dario Cadei, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Filippo Paolasini, Luca Pastore e Fabio Tinella. La pièce racconta la colpa più grave in assoluto di cui noi essere umani ci macchiamo e subiamo allo stesso tempo, la soppressione dell'infanzia e dell'adolescenza. Una soppressione che tutti piangono, perché tutti siamo stati ragazzi e poi tutto è finito. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una rivisitazione che “spinge” il testo nella contemporaneità, facendone quasi un manifesto della attuale condizione dei giovani.