C’è un libro che raccoglie lettere spedite da tutto il Sud del mondo, Napoli compresa.
Le scrivono medici, infermieri, tecnici, amministratori, organizzatori: gente che possiede solide professioni. Le scrivono da tende, baracche, capanne. Raccontano un’esperienza umana e professionale fatta di dettagli drammatici. Le scrivono a volte con allegria, a volte con una disperazione che lascia senza fiato chi legge. Ma le scrivono, tutti, con grande semplicità e sincerità: come chi scrive a un amico, a una moglie, a una fidanzata. Senza pensare di essere pubblicato.
Le lettere provengono dai Medici Senza Frontiere, gruppo di uomini e donne che fino a sei mesi l’anno esercitano la loro professione nei luoghi più sfortunati e bisognosi del mondo.
Questo volume è intitolato Non tornerò con il dubbio e con il vuoto. Dalla concreta collaborazione con Medici Senza Frontiere, ne è nato uno spettacolo di e con Marco Alotto, Gianni Bissaca e Marco Sgrosso. “Mondi Capovolti” sarà in scena al Teatro Astra di Torino, dal 18 al 22 dicembre, con la partecipazione in scena di Elena Bucci. Si tratta di un progetto realizzato con il contributo della Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile Torino, Sistema Teatro Torino, Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte.
Alle situazioni estreme delle vittime, quasi sempre incolpevoli di guerre e violenze non volute, si mescolano le storie private di chi ha scelto di tentare un passo più deciso verso la condivisione del dolore. Di fronte a bambini violati o mutilati, a vecchi sporchi e affamati, a uomini e donne offesi nella dignità, i nostri protagonisti rileggono le loro esistenze, e si scoprono forti o vigliacchi, stupidi o capaci, giovani o spenti. E in mezzo a tanto dolore intuiscono nuovi, insospettati orizzonti del sorriso.
Teatro