Solo fino al 28 ottobre c'è tempo per vedere una divertente e leggera commedia scritta in gioventù dal grande giornalista Indro Montanelli, Il petto e la coscia. Negli anni '60 si svolse una sfida tra rappresentazioni a cui parteciparono Dino Buzzati, Giovanni Mosca, Pier Paolo Pasolini, Achille Campanile e Silvano Ambrogi. Con una votazione popolare fu proprio Montanelli a vincere la rassegna, nel corso di una serata indimenticabile al Teatro Sant'Erasmo in cui, fino all'ultimo, si dava per vincente Buzzati che aveva presentato 'La fine del borghese'.
Considerata una perla rara, Il petto e la coscia viene rappresentata al Teatro Oscar di via Lattanzio 58 a Milano, con Silvio Spaccasi e Rosaura Marchi nei ruoli di protagonisti, affiancati da un'appropriata compagnia piena di vèrve e capace di esprimere la satira e l'ironia che traspaiono dal testo. Alla regia c'è proprio quel Paolo Mosca che, come Spaccasi, di Montanelli è stato per anni buon amico e che sa come riportare in scena un lavoro teatrale di genere contemporaneo.
Lo spaccato delle ipocrisie matrimoniali degli anni '60 fa sorridere e ispira perfino un po' di tenerezza, se paragonato alle immagini spinte cui ci hanno abituati in pochi anni certe avanguardie teatrali che paiono schegge impazzite della società. Le musiche sono di Gastone Tedeschi, le scene di Monaco e Roncaccia, i costumi di Fausto.