Teatro

Mostra fotografica 'Crepuscular' di Maria Semmer a L'Aquila

Mostra fotografica 'Crepuscular' di Maria Semmer a L'Aquila

Verrà inaugurata domenica 15 gennaio (e sarà aperta fino al 29 dello stesso mese) a L'Aquila, presso il MU.SP.A.C, Museo Sperimentale di Arte Contemporanea, la mostra "Crepuscular", della fotografa Maria Semmer, a cura di Martina Sconci.

Classe 1979, nata in Germania a Rothenburg ob der Tauber, cittadina della Baviera, Maria Semmer risiede tra Roma e la città tedesca di Insingen (sempre in Baviera, distante pochi kilometri da Rothenburg). Dopo gli studi in Design grafico, svolti nel periodo 2000-2006, tra la Germania e la Russia, ha inziato a fare mostre sia nel natio Paese teutonico (Rothember ob der Tauber, Colonia e Berlino) che in Italia (Cosenza, Roma, Vasto, Verona e Napoli).

Queste sono le considerazioni che ha scritto delle sue opere Martina Sconci in occasione della mostra "Dreamers", presso Hybrida contemporanea gallery di Roma, nel 2009, curata dalla stessa Sconci (e che sono visibili nel sito dell'artista, www.mariasemmer.com, "Text"):

Le foto che Maria Semmer ha sapientemente selezionato per questa mostra sono delle visioni, parlano di un mondo parallelo, una dimensione “altra”, perfettamente speculare a quella reale. E' dentro di lei che tutto accade. Sembra scavare nel profondo del proprio animo, cercando di esternare immagini che provengono dal lato oscuro della sua mente e che si schiariscono e si manifestano sotto i nostri occhi. Luoghi e situazioni perturbanti sono lo specchio del mondo interiore che anima l'artista. Ogni foto è ricca di queste atmosfere inevitabilmente surreali e trascendenti, mostra un gioco fatto di ambienti e simboli, un'estetica che muove i suoi passi tra suggestioni spaziali e momenti di riflessione psicologica. Maria Semmer racconta storie di "sognatori", storie di pensieri, di immagini e di fantasmi. Il suo è un metalinguaggio che scompone e ricompone materiali letterari, teatrali e cinematografici.
Il corpo è un elemento costante per l'artista. Conduttore di flussi energetici, vive un rapporto intimo con lo spazio circostante e diventa un modo per riflettere sulla potenza e sulla fragilità dell'uomo. I suoi tableau vivant mettono in scena uomini e donne in pose sensuali, ripresi in evanescenti e fugaci attimi d’intimità, in bilico tra il tangibile e l’immaginato, in una dimensione spazio temporale indecifrabile che l'artista stessa costruisce con oggetti ed elementi naturali raccolti dalla quotidianeità. I luoghi appaiono degradati e la luce enfattizza il contrasto tra il bianco e il nero.
Una fragile malinconia e un senso di disperazione e drammaticità si diffonde in alcune foto cariche di simbologie. Un gatto nero compare come per avvisarci di qualcosa che sta per accadere. Nei miti pagani veniva associato al culto di Iside, la dea che aveva il proprio regno nella notte. Nero, silenzioso e furtivo si muove tra di noi, caccia abilmente, ha occhi che brillano e, come la dea notturna, veglia mentre altri dormono. La notte è il tempo del riposo, della vita animale che si sveglia e agisce di nascosto, dei boschi che vivono di mille movimenti furtivi e silenziosi. E' un mondo misterioso e segreto, legato al femminile e alle divinità madri.
Alla donna è legata anche la tragica storia di Ofelia presente in altre foto. Nell'immagine famosa di J. Millais, è rappresentata come la fanciulla dei fiori, "bella come una sirena nella sua narrata morte per acqua. Ofelia è un corpo intatto di gentile superficie, che seduce lo sguardo e che va a comporsi come un fiore tra i fiori, nello specchio fluviale di una natura incorrotta. Sebbene solo per un attimo, prima di sprofondare in una morte fangosa che l'inghiotte". Figura incorporea, che continua a tramandare di sé l’immagine di una donna inviolata nel corpo, ma violata nei sentimenti, ferita a morte dalle incongruenze maschili.
Le donne romantiche di Maria Semmer sono le Ofelie dei nostri giorni, giovani remissive, pure, vittime innocenti ed ignare, proiettate in un contesto contemporaneo, tra i banchi di un mercato romano cosparso di graffiti, oppure travolte da un liquido amniotico che le conduce verso l'oblio (il tragico richiamo dell’acqua scura compagna del viaggio eterno è, in letteratura, il simbolo della morte femminile). Sono figure incorporee, volti dolci e infantili che emergono dall'acqua tra fasci di rami, sirene trascinate via dalle correnti e avvolte da un senso di enigmatica ed impenetrabile fatalità. Accanto possiamo immaginare un Amleto contemporaneo che, simulando una tragica follia, si ribella alla malvagità del mondo e all'amara realtà della vita. Disperato per aver proclamato troppo tardi il suo amore per Ofelia, lo vediamo trasformato in una sorta di vampiro.
Come in un teatro dell'irrappresentabile, è forte per Maria il desiderio di potenza dell'immaginario.
"E il poeta dice che ai raggi delle Stelle vieni a cercare, di notte, i fiori che cogliesti; e d'aver visto sull'acqua, distesa fra i suoi lunghi veli, la bianca Ophélia, come un gran giglio, ondeggiare." (Arthur Rimbaud).

Il Mu.Sp.A.C. - Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea, dove avrà luogo la mostra "Crepuscular", dedicata alla Semmer, è nato nel 1993 a L'Aquila, come organo strumentale dell'Associazione culturale centro multimediale "Quarto di Santa Giusta", fondata nel 1984 nel capoluogo abruzzese dal musicista nonchè professore presso l'Accademia di Belle Arti, Enrico Sconci. L'associazione è volta allo spirito e alle modalità espressive delle avanguardie artistiche del ‘900 e ai movimenti artistici che si sono succeduti dagli anni Sessanta e Settanta ad oggi, pensando all’arte come ad una pratica di esperienza globale, un processo totalizzante per la rigenerazione e liberazione degli uomini dal malessere sociale. Praticando questa idea di "arte totale", sono stati coinvolti in molte manifestazioni artisti e studiosi di varie discipline, attraversando vari territori culturali, nella consapevolezza che sia proprio l'arte a consentire lo sviluppo della struttura dinamica dell'intera conoscenza. Una grande attenzione, fin dal 1985, è stata riservata a Joseph Beuys, considerato uno dei più grandi artisti europei del secondo dopoguerra (o anche la versione europea di Andy Warhol), che ha realizzato molte delle sue opere in Abruzzo e che sono esposte in vari musei del mondo.
Durante gli anni, le loro attività si sono svolte in diverse sedi, anche a causa dei vari traslochi che hanno subito in seguito alle ristrutturazioni dei luoghi a loro assegnati dal Comune di L'Aquila: dall'iniziale Museo di Santa Maria dei Raccomandati a Palazzo Baroncelli Cappa, entrambi in centro storico, fino all'attuale (post-sisma) mega-container situato in piazza d'Arti, via Ficara, sempre a L'Aquila.

Mostra fotografica
"CREPUSCULAR" di Maria Semmer
a cura di Martina Sconci
presso il Mu.Sp.A.C. - Museo Sperimentale di Arte Contemporanea
c/o Piazza d'Arti, via Ficara - L'Aquila

dal 15 al 29 gennaio 2012
vernissage: domenica 15 gennaio 2012, ore 18:00

La mostra è aperta da martedì a sabato con i seguenti orari: 11:00 - 13:00   /   17:00 - 20:00
Domenica solo su appuntamento.

Per info:
tel: 349 / 6365670   -   338 / 2374725
e-mail: museosperimentale@libero.it
www.museomuspac.com