“Museo de la Ficción - I. IMPERIO”, la videoinstallazione performance di Matías Umpierrez debutta in prima nazionale all'Arena del Sole di Bologna
Dal 9 al 12 dicembre il Teatro Arena del Sole di Bologna ospita in prima nazionale la videoinstallazione performance Museo de la Ficción - I. IMPERIO di Matías Umpierrez, attore ed artista interdisciplinare e transdisciplinare.
Quarantenne, argentino, “protégé” di un gigante della scena come Robert Lepage, nome di spicco della scena contemporanea internazionale, Umpierrez attinge a varie discipline per realizzare creazioni eclettiche e anticonformiste, coniugando sapientemente memoria, politica e linguaggi multimediali.
Umpierrez produce opere teatrali, audiovisive e curatoriali: i suoi progetti superano i confini che intercorrono tra arti performative, arti visive e cinema, attivando la dialettica pubblico-palcoscenico-discorso-scena-territorio.
Matías Umpierrez: artista eclettico e anticonformista
Argentino di nascita, spagnolo di adozione, Umpierrez grazie al progetto Rolex Arts Initiative per Mentor & Protégé, ha avviato una collaborazione e un dialogo con il suo mentore l’artista canadese Robert Lepage.
Lepage è noto in tutto il mondo per la sua abilità nelle produzioni multidimensionali, il suo allievo Matías Umpierrez con la sua visione globale e la sua padronanza delle tecnologie sta ridefinendo gli orizzonti del teatro: il loro mentorato ha dato vita a un affascinante scambio, a un'intenso sodalizio che Lepage ha descritto come “la migliore delle collaborazioni”.
Il lavoro di Umpierrez è un’indagine sul rapporto esistente tra pubblico e finzione, attraverso questa indagine, i suoi progetti si pongono alla frontiera delle arti performative, delle arti visive e dei progetti curatoriali generando una dialettica tra memoria e oblio spettatore, palcoscenico e rapporto con il territorio. Il suo lavoro, quindi, crea dialogo in modo globale, cambiando luoghi, linguaggi, mezzi e discipline.
Le sue opere sono state presentate in tutto il mondo in spazi non convenzionali come edifici abbandonati, stazioni ferroviarie, fabbriche alimentari, chiese, foreste, teatri, cinema e musei, e in numerose istituzioni tra cui il Museo MALBA di Buenos Aires, Museo Reina Sofía di Madrid e il MoMA di New York.
Nel 2014 Umpierrez ha fondato il Festival Internazionale di drammaturgia e nel 2018 ha creato Plataforma Fluorescent, un programma transdisciplinare che promuove la collaborazione tra creatori e istituzioni di diverse geografie.
"Museo de la Ficción - I. IMPERIO": il teatro si fa museo!
IMPERIO, adattamento del "Macbeth" di William Shakespeare, si svolge nella Spagna della post-dittatura anni '90, e si focalizza sulla finzione come strumento di mediazione sociale e politico, creando un "mix" tra l'industria dell'intrattenimento, gli attuali meccanismi di potere e la rabbia che suscita lo scontro tra tradizione e globalizzazione.
Nel cast alcuni alcuni protagonisti iconici del cinema e del teatro Ibero-Americano, tra cui spiccano i nomi di Ángela Molina nel ruolo principale di Macbeth, e del celebre attore e regista canadese Robert Lepage in quello di Lady Macbeth.
"Museo de la Ficción” riunisce una serie di installazioni performative, create da Umpierrez, che indagano lo spostamento che può provocare la finzione, o azione drammatica, in un sistema di museo-collezione-conservazione-esposizione-tempo. Le installazioni sono progettate in modo tale da permettere allo spettatore di avere un ruolo attivo nella costruzione dell’azione drammatica.
I pezzi di questo museo, così come diverse opere del suo creatore, cambieranno città, luoghi, conflitti e linguaggi per generare una prospettiva globale del progetto: sono tutte pièce registrate per essere visualizzate su dispositivi audiovisivi.
L'opera, in lingua spagnola e francese con sottotitoli in italiano coinvolge tutti gli spazi della sala Leo de Berardinis: partendo dalla platea lo spettatore può compiere il suo percorso, seguendo gli schermi sui quali è proiettato il video, fino a giungere sul palcoscenico, per un'esperienza unica; il teatro si fa così museo, un luogo insolito e differente rispetto a quello al quale il pubblico è abituato, un vero e proprio Museo de la Ficción.