«Musica Civica è molto originale come concezione perché è una stagione di concerti e di conversazioni, un modo nuovo di fare cultura in un paese come il nostro che potrebbe fondare la propria economia quasi completamente sulla cultura per il patrimonio grandissimo e immenso del passato: pensare di tutelarlo in ogni modo è un dovere di tutti i musicisti e io mi adopero molto nella mia terra (Capitanata, ndr) per fare questo, però bisogna proporre delle cose nuove. Sono le parole di Gianna Fratta, direttore artistico di Musica Civica, kermesse musicale e culturale giunta alla sesta edizione consecutiva a Foggia e alla sua prima assoluta a San Severo, dove debutterà il 27 dicembre al Teatro “Giuseppe Verdi” con “Legalità e corruzione”, con Giovanni Maria Flick, e “Assolutamente Tango”, con Gianni Iorio & Absolute Tango Quartet, Greta Luca Saccone e Francesco Mastromauro.
Cos’è Musica Civica? «È una stagione innanzitutto non di musica classica, non si può dire che è una stagione di concerti, di musica sinfonica o di musica leggera: è tutto quanto unito perché l’arte è una e deve anche confrontarsi con i temi civici e con le grandi problematiche della contemporaneità - dice Gianna Fratta, che continua - questo facciamo con Musica Civica: sono otto incontri con altrettanti importanti relatori che parlano di temi di carattere civico. In ogni incontro c’è un relatore che per venti minuti o mezz’ora tratta di un argomento. Ad ogni tema è abbinato un concerto, tra loro diversissimi e pensati per questa manifestazione».
Saranno oltre 200 gli artisti che prenderanno parte agli incontri in cartellone, provenienti non solo dall’Italia, ma da tutto il mondo: Europa, Cina, Stati Uniti. Ampio è il respiro internazionale dato alla manifestazione: «Musica Civica è una stagione che ho concepito proprio perché viaggio molto in tutto il mondo e vedo come si può fare spettacolo in modo accattivante e proponendo anche la musica classica - la musica colta - in modo abbordabile a tutti – afferma Gianna Fratta, che sostiene - Il problema della musica classica è che negli ultimi decenni si è rivolta solo alle élite. Per far muovere la gente da casa ci vuole un incentivo: al pubblico diciamo che da noi avrà degli spettacoli che non troverà in nessun cd perché li creiamo appositamente».
Valerio Massimo Manfredi, Federico Rampini, Roberto Ippolito, Stefano Bartezzaghi sono alcuni dei protagonisti degli incontri “civici”, che saranno di apertura all’esibizione di performance non solo musicali, ma anche di lirica e di danza.
«In Italia si può fare cultura, io sono direttrice di orchestra, si potrebbe pensare che è un lavoro difficile per una donna, lo è ma gli spazi ci sono, nel mondo e in Italia, bisogna essere convinti di fare questo lavoro e con intelligenza - afferma Gianna Fratta, che conclude - ci sono mille direttori d’orchestra, per farcela bisogna proporre qualcosa di nuovo: come donna ho incentrato la mia carriera sulle idee, sul proporre nei teatri ai direttori artistici idee originali, come ce l’ho fatta io ce la possono fare tutti».