Serata di gala, senza scintille (ma con molti attriti) , il 20 gennaio al Teatro Manzoni di Milano.
Oggetto di un iterato perché? l’edizione 2013 dei Musical Awards, i riconoscimenti al mondo del musical italiano.
Padrone di casa - assolutamente fuori controllo - Paolo Limiti, che, tra l’imbarazzo generale, non ne ha azzeccata una nel corso di tutta la serata. Nell’ordine: ha storpiato i nomi di ospiti e giurie, ha chiamato sul palco artisti a ritirare premi non destinati a loro, ha raccontato aneddoti scollegati dal contesto, non ha lasciato parlare gli ospiti...
Una serata iper-reclamizzata, ma assolutamente non coordinata e “studiata” dagli organizzatori, se non per il non trascurabile (ma prevedibile) dettaglio che a far incetta di premi è stato il musical Priscilla La Regina del Deserto (miglior spettacolo, regia, attore protagonista, scenografia, costumi e coreografie). Un musical di livello che però, almeno nella versione italiana, non sempre si è dimostrato all’altezza delle aspettative, se non altro a livello di produzione. Elemento che si ricollega all’apice della serata, raggiunto da Loretta Goggi - premiata come miglior attrice protagonista per il musical Gypsy - che ha denunciato di fronte alla platea di non essere stata pagata dalla produzione M.A.S./Poltronissima (stessa produzione di Priscilla…), dichiarando: "Questo premio mi gratifica ancora di più proprio perché mi ripaga del fatto che non sono ancora stata saldata".
Mistero sul grande assente della serata, Enzo Iacchetti, annunciato urbi et orbi come destinatario del Premio alla Carriera, intitolato a Wanda Osiris, inspiegabilmente assegnato last minute ai Legnanesi. Trionfa come miglior spettacolo off Ciao amore ciao, spettacolo scritto e diretto da Piero Di Blasio, che vede come protagonisti Luca Notari e Stefania Fratepietro, e racconta attraverso le canzoni di Luigi Tenco la struggente storia d’amore tra il cantautore e Dalida.
La Compagnia della Rancia si porta a casa i premi per i migliori attori non protagonisti (maschile e femminile), ovvero Mauro Simone (Igor) e Giulia Ottonello (Elizabeth) per Frankenstein Junior, la versione italiana del musical di Mel Brooks.
Simone Leonardi ha trionfato come miglior performer maschile per il ruolo di Bernadette nel musical Priscilla e si è simpaticamente prestato ad alcuni interventi “interattivi” con Limiti e con il pubblico presente in sala.
La serata si è conclusa quasi all’una di notte, con metà platea fuggita alla fine del primo tempo (quando Limiti ha ironizzato sulla tenuta delle vesciche del pubblico), con l’esibizione della Compagnia dell’Alba, diretta da Fabrizio Angelini, nel grande classico targato Garinei & Giovannini, Aggiungi un posto a tavola.
La regia della serata, affidata a Federico Bellone, ha un che di "scivolone", nel quale anche un regista attento ai minimi dettagli, può comunque incappare una volta nella vita.
L’unica riflessione che il pubblico si porta a casa è delusione mista a un caos proverbiale.